ALGHERO – In Riviera del Corallo arriva l’atteso weekend della “Festa della Musica”. Protagonisti artisti importanti del panorama musicale nazionale e internazionale, tra cui alcune punte di diamante dell’offerta artistica locale. E’ il caso del musicista Enzo Favata, conosciuto anche sulla scena jazz estera come sassofonista, compositore e autore di musiche originali per cinema, radio, teatro, documentaristica. Insieme a lui, il ricercatore, divulgatore scientifico e noto volto della televisione Mario Tozzi. Il duo presenterà, sabato 25 giugno, dalle ore 21, nella splendida area archeologica di Nuraghe Palmavera lo spettacolo “Uomini e Virus”. Mentre domenica, Alguer Comedy, al Quarter sarà il turno di Francesco Cicchella. Di seguito una breve intervista con Enzo Favata ed alcune dichiarazioni ad uso stampa di Francesco Cicchella. In allegato due immagini.
Enzo Favata, come nasce l’idea di realizzare questo nuovo progetto “Uomini e Virus” con Mario Tozzi?
Io e Mario Tozzi ci conosciamo da 20 anni. Ci siamo incontrati al festival di Perfugas “Mille e un Nuraghe” e da quel momento in poi abbiamo iniziato a sentirci fino all’idea di creare una vera e propria collaborazione. Il primo progetto realizzato insieme è stato quello dedicato ad Atlantide ovvero alla Sardegna, il secondo al “Mediterraneo, origini del Mito” e il terzo, quello che sarà rappresentato all’interno della Festa della Musica, ha come oggetto il rapporto, appunto, tra “Uomini e Virus”. L’idea di quest’ultimo nasce da un suo libro di successo basato su come il virus ha determinato degli effetti sull’uomo. Nello spettacolo Mario Tozzi racconta il virus ponendosi nelle vesti del virus stesso e raccontandone gli effetti, nel corso dei secoli, e cosa ha determinato sulla Terra contribuendo anche alla sua evoluzione. Si tratta di uno spettacolo che, pur essendo pronto dal 2020, ha dovuto attendere per essere proposto e questo proprio perchè eravamo ancora in grande pandemia e per noi quello è stato un periodo difficile vista l’impossibilità di fare al meglio il nostro lavoro ovvero avere il contatto col pubblico. Abbiamo atteso un anno e poi in accordo coi nostri promoter abbiamo ripreso a fare dei live debuttando a Roma nel settembre del 2021, ma essendo ancora “fresca” la pandemia abbiamo atteso un altro anno per ripartire a pieno regime con anche il ritorno, dopo, anni su Alghero”.
Cosa si deve aspettare il pubblico da questo spettacolo che proporrete sabato 24 giugno all’interno dell’evento nazionale della Festa della Musica curato dalla Fondazione Alghero?
Se dovessi fare un’estrema sintesi è uno spettacolo che ha anche obiettivo quello di esorcizzare il periodo pandemico e dare una visione distaccata dei virus che, comunque hanno contribuito volenti o nolenti, all’evoluzione della terra. Per quanto riguarda la nostra presenza sul palco, il pubblico dovrà aspettarsi qualcosa di diverso da solito. Due persone che improvvisano e che creano un film dove le immagini sono quanto proposto da musica e parole e non da immagini vere e proprie, ciò anche per marcare una differenza rispetto al mondo di oggi dominato dalla superficialità, social e tik tok. Inoltre, Mario Tozzi ha nel suo parlato, anche quando appare in tv, una marcata musicalità che nello spettacolo emerge tutta, mentre io, a differenza di altre occasioni, mi dedico alla creazione di basi e atmosfere tramite l’uso dell’elettronica. Potremmo apparire anche come un duo jazz che improvvisa, del resto per me se Mario fosse un musicista sarebbe sicuramente un trombettista.
PPer chiudere qual’è, oggi, lo stato della musica?
La musica sta benissimo, anche se viaggia in maniera diversa. Mi spiego meglio, è come se la musica, cosiddetta commerciale, sia una moto a due tempi, mentre il resto della musica è un diesel che, però, nonostante l’apparente minore velocità di diffusione attraversa e abbatte le barriere e confini. Questo senza essere né sprezzanti né ipercritici, ma è evidente che la prima, spesso, svanisce nel breve, mentre l’altra riesce a vivere di più e questo grazie anche ai live e agli spettacoli col pubblico che, finalmente, dopo il duro periodo pandemico sono tornati ad essere proposti. Sempre a confermare quello che, volenti o nolenti, è un rapporto eterno tra “Uomini e Virus”.
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Sbarca sul palco del Quarter, dopo il grande successo del tour teatrale, tutto sold out, Francesco Cicchella. Con il suo spettacolo Bis! “Summer Tour” si gioca tutte le sue carte in un one man show esilarante, nel quale ritroviamo i suoi cavalli di battaglia (come le parodie dei cantanti Ultimo, Achille Lauro, Massimo Ranieri) e performances completamente inedite. La comicità si sposa con la musica, come da sempre nello stile del giovane showman, per dare vita ad uno spettacolo ricco di emozioni e risate. Sul palco oltre all’artista partenopeo che firma anche la regia, troviamo la sua fedele spalla Vincenzo De Honestis, il Maestro Paco Ruggiero e due ballerine che impreziosiscono lo show con le coreografie di Margherita Siesto. Lo spettacolo è scritto da Francesco Cicchella, Gennaro Scarpato e Vincenzo De Honestis. “Bis!” è uno spettacolo a cui ho dato tanto di me, e che mi sta restituendo soddisfazioni ed emozioni incredibili! Il tour invernale ha registrato una serie di sold out in tutta Italia, per cui abbiamo ben pensato di proporne una versione estiva che girerà in alcune delle location più belle del nostro territorio. Lo show è in continuo aggiornamento, per cui anche coloro che lo hanno già visto possono tranquillamente tornare e divertirsi ugualmente, trovando tante novità. Oltretutto, gli scenari che faranno da cornice contribuiranno a creare atmosfere particolarissime” le parole di Francesco Cicchella.