ALGHERO – La Sardegna sede unica per concludere il torneo di Serie A: partite a porte chiuse e turni di gioco ogni tre giorni. Tutti nell’isola, per due mesi, per giocarsi scudetto, coppe e salvezza. Quasi come le finali di un mondiale o di un europeo. A lanciare la proposta è il Comitato sardo per la celebrazione dei Grandi eventi, attraverso Francesco Accardo, uno dei suoi componenti.
Un’idea già avanzata, negli scorsi giorni, anche da Antonio Baldino mister dell’Audax calcio a 5 che aveva indicato la possibilità di far giocare delle gare di serie A anche allo stadio Mariotti di Alghero. Ovviamente prima sarebbe necessario fare dei lavori tra cui il posizionamento del manto sintetico. Interventi attesi da tempo e che vedono la storica struttura sempre più in decadenza.
“La Sardegna è l’unica regione, anche rispetto alla Sicilia, che può effettuare un controllo agli accessi portuali e aeroportuali conoscendo nel dettaglio i reali dati di chi arriva e parte – afferma Accardo –. Questa capacità di controllo può essere utilizzata per garantire la regolarità della fase 2″.
Atleti e staff – questo il ragionamento – si troverebbero già a breve distanza dalle sedi di gara, senza fare grandi spostamenti. I campi da gioco, che potrebbero essere anche solamente tre in tutta l’isola – questa l’idea – potrebbero essere regolamentati in deroga unicamente per l’accoglienza di sportivi e accompagnatori, oltre che per la trasmissione delle gare in tv.