ALGHERO – “A causa di nuove sfide professionali che la costringeranno sempre più frequentemente a stare lontano da Alghero e a non poter ricoprire il proprio incarico con la stessa assiduità e attenzione prestate sinora, Stefania Salvatore ha formalmente rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di consigliera di amministrazione della Fondazione Alghero. La decisione dell’esperta di marketing e comunicazione è stata formalizzata ieri”. Cosi dall’ufficio stampa della Fondazione Alghero riguardo le dimissioni della Salvatore come anticipato domenica scorsa da Algheronews. A seguito della scelta dell’ex-componente del Cda era stata la consigliera comunale Pulina (che insieme a Monti aveva indicato la Salvatore) a commentare la situazione. Parole che risultano molto differenti da quanto emerso dalle attuali comunicazioni della Fondazione.
«Il presidente Andrea Delogu, il vicepresidente Pierpaolo Carta, il personale e i collaboratori della Fondazione esprimono un sentito ringraziamento per il prezioso apporto fornito in questi mesi e, auspicando che le rispettive strade possano ancora incontrarsi, augurano ogni soddisfazione umana e professionale anche in riferimento ai nuovi percorsi intrapresi», dichiara il presidente del consiglio di amministrazione che si è insediato lo scorso autunno.
“In questi mesi Stefania Salvatore si è occupata soprattutto di aspetti legati alla comunicazione e al marketing territoriale, “core business” della Fondazione e suo campo d’azione professionale. «Abbiamo trovato un enorme gap nella comunicazione, pensate che la Grotta di Nettuno non aveva neanche un proprio sito web», è stata la sua ultima riflessione da consigliera d’amministrazione in carica, diffusa la scorsa settimana attraverso l’ufficio comunicazione dell’organizzazione del Quarter, di cui è socio maggioritario il Comune di Alghero, in occasione della presentazione del restyling dell’identità visuale e comunicativa della Grotta, del Museo Archeologico e del Museo del corallo”.
«Non è importante solo avere un grande patrimonio – aveva aggiunto – ma bisogna anche saperlo comunicare». Da Andrea Delogu arriva la rassicurazione che «intendiamo proseguire esattamente in questa direzione».