ALGHERO – “Una riforma che fa acqua da tutte le parti, è proprio il caso di dire”. E’ l’operatore sanitario algherese, rappresentante sindacale della Cgil, Mauro Marras, a sottolineare le mai sopite e risolte problematiche della sanità locale e regionale. “Invece di fare investimenti strutturali importanti sui nostri ospedali che sono vecchi di 60 anni si pensa a tagliare posti letto e chiudere specialità che sono le eccellenze del territorio”.
“Se fra due giorni in Regione non verranno apportate le modifiche alle obiezioni poste dal Ministero sulla riforma sanitaria sarda, perderemo anche i 250 milioni € utili proprio per interventi di edilizia sanitaria. Qualche mese fa al cto di Iglesias è crollato il solaio di una sala operatoria, un evento devastante che ha divelto tutto quello che ha trovato sotto. Una struttura lasciata nel totale abbandono senza nessun monitoraggio o controllo considerato che all’interno della struttura erano da due giorni evidenti i segni di gravi infiltrazioni sui muri e sui solai. Solo per miracolo non è successo niente”.
“Ad Alghero attendiamo la costruzione del nuovo ospedale da anni da quel lontano 2007 quando con un colpo di mano ci vennero sottratti e dirottati 60 milioni di euro verso S.Gavino Monreale, un paese di 3000 anime che fra poco avrà un nuovo, moderno e tecnologico ospedale, a due passi da Cagliari. Queste cose vanno dette ai politici che stanno a Roma. Questi sono gli impegni dai quali aspettiamo risposte”.
Nella foto l’interno dell’ospedale Civile
S.I.