ALGHERO – “Alla luce delle ultime decisioni riguardanti il futuro di Alghero noi Riformatori vorremmo invitare, nello specifico al porto, gli amministratori regionali Pigliaru, Erriu e Maninchedda, magari in compagnia del sindaco, così da farci spiegare i veri motivi per cui abbiano deciso di condannare la nostra città ad avere uno scalo improduttivo, fatiscente e disorganizzato”. Cosi i Riformatori Sardi tramite il rappresentane del coordinamento cittadino Alessandro Balzani che intervengono sulle pessime notizie giunte da Cagliari sul porto di Alghero. [Leggi]
“Non riusciamo infatti a capire il perché, dopo anni dalla presentazione dei progetti di finanza che avrebbero consentito la riqualificazione del porto con denari privati, si sia perso tutto questo tempo per giungere alla conclusione che, di fatto, mantiene lo status attuale. Una situazione che riteniamo essere, a livello nazionale, uno dei peggiori esempi di gestione di un bene pubblico che dovrebbe, al contrario di quanto accade, generare indotto economico nel territorio circostante”.
“Vorremmo poi capire realmente cosa intenda fare il sindaco, da sempre in silenzio sull’argomento, il quale recentemente pare abbia proposto la realizzazione di un “piano del porto”: a tal proposito vorremmo ricordare che già in passato, e pagato con denari pubblici, un piano del porto è stato presentato agli uffici regionali e chi sa che fine abbia fatto lo faccia sapere agli algheresi”.
“Il porto di Alghero, anziché servire come spazio per la giostra, se messo a regime e gestito come un vero Marina turistico, garantirebbe posti di lavoro e forse risolverebbe diversi problemi. È arrivato il momento di fare chiarezza, perché stando così le cose sembrerebbe che dietro tutto questo ci siano oscure motivazioni di tornaconto personale che nulla hanno a che fare con gli interessi dei cittadini algheresi i quali, siamo sicuri, alle prossime elezioni non dimenticheranno i danni causati dal sindaco Bruno e dalla giunta Pigliaru”.
Nella foto Alessandro Balzani
S.I.