ALGHERO – Grande riscontro e apprezzamento per la “1a Giornata della Transumanza in Sardegna”. Evento di due giorni che si svolto nel Parco di Porto Conte e che avrà sicuramente un seguito. Commenti del Sindaco Conoci, del componente del Direttivo Grossi e del Direttore Mariani Si è chiuso, registrando un importante riscontro e apprezzamento, l’evento dedicato alla “1a Giornata della Transumanza in Sardegna”. Iniziativa realizzata dal Parco naturale regionale di Porto Conte nell’ambito del progetto europeo “CAMmini e BIOdiversità con l’obiettivo della “Valorizzazione Itinerari e Accessibilità per la Transumanza” del Programma Italia-Francia Marittimo 2014-2020, che ha come referente la Regione Sardegna e come partner l’Università di Sassari, la Regione Liguria, la Regione Toscana e la Collectivité de Corse. Un progetto che si pone l’obiettivo di riconoscere e valorizzare le vie della transumanza, attraverso la promozione di un modello economico basato sulla riscoperta di prodotti tradizionali, dei luoghi di produzione e degli itinerari collegati.
La prima giornata è stata dedicata alla comunicazione dei risultati della ricerca del DADU Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’ Università di Sassari, della provincia di Nuoro e del Parco Regionale di Porto Conte, coordinati dalla Regione Sardegna. Hanno preso parte al dibattito il Sindaco del Comune di Alghero Mario Conoci, il componente del Consiglio Direttivo Adriano Grossi (con anche la dott.ssa Lina Bardino), il Direttore del Parco Mariano Mariani, la Dott.ssa Daniela Minetti, Regione Liguria, l’Arch. Giorgio Costa, Regione Sardegna, il Dott. Tonino Serusi, Provincia di Nuoro, Dott Roberto Busonera del Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica, il Dott. Daniele Visconti e il Dott. Valter Nunziatini, partners del Progetto CAMBIO VIA – Regione Toscana, l’Ingegner Enrico Rovida, Team Srl, il Dott. Lucio Floris, Insight Srl e l’Ingegner Antonio Serra, Espereal Technologies. La seconda giornata, invece, si è aperta con l’escursione presso l’Oasi Faunistica di Le Prigionette e presso la Villa romana di Sant’Imbenia.
“Un progetto di grande rilevanza che recupera una tradizione millenaria: la transumanza dei pastori che veniva dal luoghi più freddi a quelli più miti, dunque dal centro Sardegna verso la nostra costa, e che unisce i vari territori e soprattutto permette di recuperare specialità e tradizioni mettendo in relazione i valori immateriali e materiale di una fondante tradizione della nostra Isola, un progetto reso possibile dalla connessione di vari territori facenti parte dell’Interreg, dei i parchi di Porto Conte e dell’Asinara, Comune di Alghero, Regione e Università di Sassari”, cosi il Sindaco Mario Conoci
“Un tema antico ma di grandissima attualità. Un progetto attento ai temi della tradizione, della memoria storica e della sostenibilità ambientale. Un progetto che vuole fare conoscere i significati più profondi della transumanza reinterpretata anche come un chiaro esempio di come l’uomo viveva in perfetta armonia col territorio, armonia dura e difficile, che però consentiva di mantenere in equilibrio i rapporti uomo/ambiente che invece oggi sono entrati clamorosamente in crisi – afferma Mariano Mariani – per il Parco di Porto Conte è un progetto importante che arricchisce l’offerta dell’Ecomuseo del Parco e rafforza le iniziative che da anni il Parco sta portando avanti per valorizzare la qualità dei prodotti e dei servizi locali in un’ottica di sostenibilità ed eccellenza delle produzioni e per consolidare l’importanza di maturare una “coscienza di luogo” quanto più possibile ampia ed estesa. Sono proprio questi i principi che hanno ispirato la nostra partecipazione al progetto Cambio Via e che hanno orientato le azioni di nostra competenza.”
“Un altro importante evento che porta avanti il Parco di Porto Conte volto a ridare lustro alle tradizioni della Sardegna e in particolare alla transumanza e dunque agli itinerari che venivano percorsi dai pastori e che creavano un collegamento tra l’interno della Sardegna e la Nurra, una connessione che oggi ha anche un valore culturale, turistico, oltre che ambientale, da tramandare e far conoscere sia agli stessi sardi che anche ai visitatori andando ad ampliare la nostra offerta”, cosi chiude il componente del Consiglio Direttivo Adriano Grossi.