“Il giovine-vecchio parla a vanvera”

ALGHERO – “In una nota comparsa sui social e sui media locali, riferita all’edificazione del parcheggio interrato, della piazza e della struttura residenziale e commerciale ubicata tra Via Mazzini e Via Cagliari, il “giovine” Consigliere Comunale Giampietro Moro nel tentativo di dare un sua verità sulle affermazioni manifestate dai Riformatori riguardo l’utilizzo della stessa struttura si domanda dove loro fossero quando “…il Sindaco Marco Tedde decise di destinare quell’area ad un privato consentendo di costruire uno scempio decontestualizzato….”
Considerazioni maldestre e inesatte che testimoniano come il consigliere Moro, secondo un atteggiamento diventato ormai un luogo comune di tutta la maggioranza, formuli sentenze senza prima documentarsi sulla effettiva realtà dei fatti raccontando madornali fandonie”. Cosi il gruppo consigliare di Forza Italia Alghero composto da Maurizio Pirisi, Nunzio Camerada e Michele Pais riguardo il commento del consigliere di sinistra Moro su Piazza dei Mercati [Leggi].

“Se avesse dedicato solo qualche minuto a studiare il procedimento sarebbe venuto a conoscenza che 2002 al momento dell’insediamento della maggioranza di centrodestra il bando era già stato espletato e che anche il contratto pubblico era stato sottoscritto dalle parti. A questo proposito è doveroso precisare che bando e contratti sono stati fatti dall’Amministrazione Baldino e dalla sua maggioranza della quale facevano parte, anche con ruoli primari, due dei Consiglieri dell’attuale Amministrazione in carica, ovvero Vittorio Curedda e Giuseppe Angelo Fadda, eletti con la lista “Insieme per Mario Bruno” ma che di recente hanno costituito un gruppo consiliare autonomo denominato “Democratici per Alghero”, senza poi dimenticare anche gli attuali alleati dell’UDC, unanimi come Moro nel grave sforzo di sorreggere la poltrona traballante del sindaco Bruno”.

“Quanti oggi esprimono facili giudizi, più romantici che reali, probabilmente non ricordano l’estrema precarietà in cui versava lo spazio utilizzato come palestra e il profondo degrado di una superficie destinata a parcheggio.
Se il “giovine” Moro avesse studiato e ricordato meglio la condizione di decadimento di quell’area oggi avrebbe capito perché l’allora sindaco Carlo Sechi nel predisporre il Piano Particolareggiato del Centro Storico, approvato con delibera del Consiglio Comunale n° 26 il 10 giugno del 1996, abbia voluto dedicare una specifica scheda progettuale proprio a quel comparto, la numero cinque, che individua in maniera precisa i volumi e le destinazioni d’uso che avrebbero dovuto trasformare e valorizzare un’area ormai decadente in una risorsa fortemente strategica per tutta la città”.

“A questo proposito onde evitare qualunque equivoco non risulta che quella scheda sia stata oggetto di varianti o di stravolgimenti sostanziali, ma che quanto realizzato sia piuttosto il conforme dettato di precisi elaborati progettuali. Oggi contestando l’utilizzo della struttura asserisce ”questo a dimostrazione del fatto che la politica deve saper prevedere il futuro delle azioni che compie, e non fare ciò che vuole….” Non sappiamo quanta ragione possa esserci in queste parole ma una chiacchierata con l’ex sindaco Carlo Sechi avrebbe aiutato il consigliere Moro a comprendere le ragioni della trasformazione di uno spazio urbano prezioso ma carente di servizi in un complesso architettonico moderno e funzionale che, se gestito con attenzione e oculatezza sia dal pubblico che dal privato potrebbe rispondere in maniera privilegiata ai bisogni del cuore urbano di Alghero”.

“Ci dispiace, inoltre, considerare il pressappochismo da “giovine vecchio” con cui Moro giudica genericamente i nostri ragazzi quando sostiene che “bevono, fumano e cantano a squarcia gola fino alle 5 de mattino” non si tratta di comportamenti quotidiani, sei giorni su sette di sera la piazza è deserta, e se il sabato sera dopo una settimana di studio o di lavoro i ragazzi si concedono qualche libertà in più nel solo spazio libero che la città offre loro crediamo che, nell’ambito del lecito e del rispetto reciproco, un minimo di comprensione nei loro confronti debba sempre esserci”.

Nella foto Piazza dei Mercati

S.I.