ALGHERO – “Che fine ha fatto la Desiré Manca che nel 2019 parlava di «ufficio di collocamento padano» e che oggi, da assessore del lavoro, ha come consulente un’ex parlamentare del Movimento 5 Stelle che viene dal Piemonte?
In un video diffuso ieri sui social, l’assessora del lavoro ha voluto rassicurare tutti.
«Dove abiti Susy?», chiede l’assessora del lavoro alla sua consulente nel video. «Abito ad Assemini», risponde lei, con vocali ancora troppo aperte e un accento non proprio sardo.
Insomma, dev’essere brava. Va in ufficio dal lunedì al venerdì e poi si è addirittura trasferita ad Assemini!
Sarà bravissima! Più brava di chiunque altro in Sardegna. Come il consulente per la comunicazione della presidente (grillina) Alessandra Todde. Anche lui “continentale”, ha ottenuto il tesserino da giornalista (come riporta il periodico indipendente “Indip”) sei giorni prima di firmare il contratto con la Regione Sardegna.
Nel video ci sono molti spunti divertenti. Per esempio il passaggio in cui l’assessora del lavoro dichiara di combattere il «poltronificio». Ricordiamo allora due momenti in cui la maggioranza a guida PD/5 Stelle ha lottato contro il poltronificio: quando ha votato per aumentare i fondi per il personale dei gruppi in consiglio regionale e quando ha votato per salvare la legge che loro stessi (nella scorsa legislatura) avevano definito “poltronificio”. A occhio mi sembra che qualcosa nella lotta al poltronificio sia andato storto.
Il punto, tornando a parlare della consulente arrivata dal Piemonte, non è la sua origine. Il punto è la mancanza di coerenza con quello che la stessa Desiré Manca diceva nel 2019. Lo voglio ricordare. Per trasparenza, come piace a lei.
«Apprendiamo da notizie di stampa che i capi di gabinetto degli assessorati della Lega arrivano dalla Lombardia o hanno natali padani», diceva Desiré Manca a giugno 2019. «Evidentemente per il presidente Christian Solinas e il coordinatore Zoffili non ci sono sardi all’altezza del ruolo», attaccava.
«Speriamo quantomeno in un sussulto di dignità dei colleghi consiglieri eletti in maggioranza e dei loro elettori perché la Sardegna non venga ridotta ad un ufficio di collocamento padano».
Con la giunta guidata dai cinque stelle in Sardegna, dalla penisola, sono arrivati l’assessore della sanità, il segretario generale della Regione, il consulente della comunicazione della presidente Todde e la consulente dell’assessora del lavoro. Incoerenza a 5 stelle!”
Pierluigi Saiu, ex assessore regionale