ALGHERO – “Pubblicato il bando relativo al cartellone dei grandi eventi in forma di festival e rassegne, con questo nuovo cartellone vogliamo sostenere i grandi festival che si svolgono in Sardegna e magari attrarne di nuovi. Si tratta di eventi che oltre a mobilitare flussi turistici importanti, che generano ricadute economiche e significative per le comunità coinvolte, possono incrementare l’immagine turistica dell’Isola”, cosi l’assessore al Turismo Cuccureddu.
Positivo il fatto che la Regione dia impulso al settore degli eventi e per questo va un plauso all’assessore Cuccureddu, ma ci sono delle criticità che tutt’ora resistono. A partire dal fatto della tempistica: pubblicandoli così avanti rispetto all’annualità in corso, si annulla, o quasi, l’effetto promozionale e pubblicitario. Forse, infatti, sfugge che oramai gli eventi (quelli veri) vedono le rispettive platee muoversi per organizzarsi a parteciparvi almeno un anno in prima, se non di più.
Inoltre, come anche a livello locale e comunque nei luoghi dove gli eventi, in particolare quelli musicali e artistici, fanno parte del “core business”, sarebbe opportuno che a giudicare la validità delle proposte ci fosse una commissione di esperti qualificata in base ad esperienze professionali dirette e percorso di studi, come avviene in tutto il Mondo. Questo anche per ideare e supportare format che possano andare, dopo decadi, oltre generi di tutto rispetto ma proposti quasi unicamente per ottenere fondi pubblici a fronte di corrispondenze tra il pubblico molto molto esigue, seppur distinguendo tra realtà che lavoro per diffondere ambiti di nicchia che però hanno grande riscontro tra gli appassionati, anche a livello di capacità di spesa.
Infine, e questa criticità fa il paio con quanto avvenuto a capodanno, se vengono distribuiti i soldi a tutti i comuni, certo, si creano tanti appuntamenti, ma si agevola una sorta di concorrenza interna che poco è utile a realizzare l’obiettivo primario dei soldi pubblici ovvero quello di alimentare la creazione di processi virtuosi per definire economie strutturate. Inoltre, in questo modo, tutti fanno tutto senza, spesso, alcuna caratterizzazione e senza un calendario generale che faccia sapere agli utenti, per lo più turisti, troppo spesso anche solo locali, quanto accade nella propria regione.
Intanto, sempre dalla Regione, fanno sapere che Potranno presentare istanza, fino al 15 maggio, organismi pubblici e privati, in forma singola o associata, che organizzano grandi eventi a carattere di rassegna o festival, ovvero una serie di manifestazioni di rilievo culturale, musicale, enogastronomico, in grado di dare alta visibilità con destinazione turistica nazionale/internazionale. Le risorse destinate sono pari a 3 milioni di euro. L’Assessorato regionale del Turismo, artigianato e commercio potrà finanziare i progetti, che prevedano un importo minimo di euro trecentomila, nel limite massimo del 50% delle spese ammissibili e comunque fino ad un massimo di euro trecentomila. Per le azioni di promozione e comunicazione la spesa obbligatoria minima prevista è del 20% del contributo concesso.