CAGLIARI – Lotta condivisa e senza quartiere all’abusivismo che provoca un danno economico di gravissima entità per l’intero sistema economico soprattutto in termini di mancati profitti per le imprese, di mortificazione delle politiche per l’occupazione, di mancato gettito per l’erario. E’ la battaglia che Confcommercio Cagliari vuole portare avanti pianificando pianificare azioni mirate che vadano a colpire ogni livello in cui il fenomeno si manifesta. In una nota inviata oggi al Prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, il presidente dell’associazione, Alberto Bertolotti chiede l’attivazione di un tavolo permanente sul tema attorno al quale siedano le associazioni di categoria, quelle dei consumatori, la Camera di Commercio, i Sindaci dei Comuni più coinvolti, le Asl e le Forze dell’Ordine che già operano con grande volontà e professionalità nel contrasto al fenomeno.
Guerra dichiarata dunque a tutte le forme di abusivismo, a partire da quello commerciale, “legato soprattutto al fenomeno immigratorio, specialmente nella vendita ambulante di articoli contraffatti del settore moda e abbigliamento. La vendita abusiva viene esercitata, sotto gli occhi di tutti, perfino in luoghi dove non sarebbe ammessa, in quanto vietata da normative comunali. A Cagliari – per esempio – il largo Carlo Felice, la via Manno e la via Garibaldi, strade che sono il cuore pulsante del circuito dello shopping, il biglietto da visita con cui la nostra città si presenta a turisti e crocieristi (nel 2016 previsti 300.000 sbarchi solo dalle navi da crociera: si pensi che potenziale messaggio in giro per il mondo), che – con enorme sforzo – stiamo cercando di convogliare in tour tra shopping e monumenti, dove basterebbe un controllo permanente dei vigili urbani, sono teatro di commercio abusivo dilagante”. Bertolotti ricorda gli altri settori in cui l’abusivismo si manifesta, tra cui quello delle professioni, soprattutto nel settore della intermediazione immobiliare;quello della ricettività, praticato da strutture facilmente rilevabili anche sul web e quello della ristorazione, attraverso gli “home restaurant”, nelle sagre e fiere e quant’altro.
Apprezzando il cambio di passo impresso dal nuovo Prefetto con l’adozione di un protocollo in materia, e evidenziando le recenti e brillanti operazioni di Carabinieri e Guardia di Finanza, Confcommercio rileva che la soluzione del problema è ancora desolatamente lontana e manifesta al Prefetto l’intenzione di essere parte attiva nel contrasto al fenomeno. In primis, mettendosi a disposizione dei suoi associati perché, “attraverso i nostri uffici e consentendo al singolo operatore di mantenere l’anonimato, arrivino le doverose segnalazioni agli organi di controllo. Siamo peraltro già disponibili come associazione a fornire elenchi di segnalazioni di abusi ed illegalità”. Inoltre “Cercando un costante dialogo con le comunità straniere ed organizzando percorsi formativi” capaci di far emergere la professionalità di donne ed uomini stranieri che vogliono operare correttamente; avviando un’interlocuzione con il Comune di Cagliari per individuare un’area idonea per il commercio equo di produzioni provenienti da paesi extracomunitari e lanciando, per il 2016, nell’ambito dell’iniziativa dei “tour dello shopping” rivolti a crocieristi e popolazione turistica, una campagna di sensibilizzazione per la lotta alla contraffazione ed all’abusivismo.
Nella foto venditori abusivi in spiaggia
S.I.