ALGHERO – Prima della scorsa tornata elettorale cittadina, tra le varie riflessioni e confronti, era emerso il fatto che “ad Alghero non c’è bisogno di fare tanti voli pindarici, ma occorre affrontare e risolvere le questioni ordinarie e poco altro“. Per me si trattava di un eresia. Del resto ritenevo indispensabile volare alto, avere una visione pluriennale e vasta, pensare a idee innovative, sfidanti, azzardanti, cercando, ovviamente, di attuarle, sebbene non fosse semplice.
Sarà il periodo pandemico, le diffuse crisi internazionali, con due guerre devastanti non troppo lontane. Fatto sta che, pensandoci oggi, dopo anche questi particolari anni, è forse proprio il caso di ritornare a pensare alle cose primarie, ordinarie, direbbe qualcuno che, però, per diversi motivi, paiono essere divenute straordinarie.
Anticipando un eventuale levata di scudi, non c’è nessuna volontà di critica preconcetta, ma solo aver preso atto dei fatti, l’oggettività, cosa spesso non considerata vista la smania di quasi tutti, oramai, di personalizzare ogni situazione fino a produrre un individualismo sfrenato degno di paesi con molta meno storia, cultura e tradizione del nostro.
Detto questo, ad una settimana dalla chiusura dei termini per la presentazione delle liste e dei candidati a sindaco tutto pare essere definito. O così sembra. Infatti, quello che pareva giù cristallizzato, nelle ultime ore sembra subire delle modifiche, come dire: tutto può ancora accadere. E ciò lo diciamo da tempo, del resto “è la politica – algherese – bellezza!”.
Il Centrodestra ha come suo candidato Marco Tedde, il Centrosinistra Raimondo Cacciotto e il “Polo Civico Centrista” Francesco Marinaro. Questo, ad horas. Ma secondo alcuni rumors, qualcosa potrebbe ancora succedere. E pure di dirompente, anche se non del tutto inatteso. Infatti non è escluso che, nella scomposizione e ricomposizione delle alleanze ci sia spazio per ulteriori accadimenti basati sul ruolo, cruciale, del “Polo Centrista” che, anche ccl passaggio anticipato del Psd’Az a sostegno di Tedde, può essere nuovamente persuaso dal ritorno al “porto madre”. Un’aggregazione evidentemente classico “ago della bilancia” che dopo aver tentato di percorrere rotte inesplorate, potrebbe essere ricondotta verso lidi più sicuri e certi.