CAGLIARI – Utilizzare le graduatorie della Testata giornalistica regionale e prorogarne la validità: è questa la richiesta del “Comitato idonei selezione Rai 2019” all’azienda di viale Mazzini. Un’istanza che nasce dalla lentezza con la quale la maggior parte delle 16 graduatorie regionali stanno scorrendo, nonostante redazioni sotto organico e giornalisti ad un passo dal trasferimento o prossimi al pensionamento. In Sardegna, a distanza di un anno e mezzo dal concorso, sono stati occupati i posti dei 5 idonei vincitori: 4 dai vincitori effettivi e 1 da una risorsa ripescata dalla graduatoria degli idonei, a causa di una rinuncia. Soltanto nello scorso giugno c’è stata la chiamata di un altro giornalista idoneo, andato a sostituire una collega trasferita in altra sede. Di fatto l’unico vero movimento nelle dinamiche di una graduatoria tutt’altro che fluida e che conta 6 giornalisti in attesa di una chiamata da parte dell’Azienda.
La Rai ha selezionato 90 giornalisti professionisti nel 2021, per l’assunzione alla Tgr, con un concorso bandito nel 2019. Una selezione lunga e onerosa, con prove per verificare la capacità di realizzare servizi radio e tv, condurre in diretta, usare strategicamente i social media e comunicare efficacemente in inglese o altre lingue straniere. La selezione ha portato alla creazione di una “lista d’attesa”, ad oggi, di circa 110 giornalisti idonei.
Un patrimonio di professionalità che senza una proroga delle 16 graduatorie regionali prossime alla scadenza (della durata di appena due anni, inferiore a quella del precedente concorso) rischierebbe di restare in buona parte inutilizzato, comportando un dispendio di risorse umane e finanziarie inspiegabile in tempi di spending review.
L’obiettivo del Comitato, come per la maggior parte delle selezioni pubbliche, è arrivare ad almeno 36 mesi di validità ed all’effettivo utilizzo delle graduatorie, al loro scorrimento e all’assorbimento degli idonei: per questo è stata inviata una richiesta ufficiale ai vertici della Rai, all’Unione sindacale giornalisti Rai (USIGRai), ai Comitati di redazione (Cdr), alla Federazione nazionale stampa italiana (FNSI) e all’Ordine dei Giornalisti (OdG).
Il Comitato riunisce i giornalisti risultati idonei – avendo superato le soglie minime di punteggio previste dall’Azienda per attribuire l’idoneità – che in caso di scorrimento delle graduatorie saranno assunti dalla Rai, ma non sono stati ancora chiamati a prendere servizio nelle redazioni regionali della Tgr. Redazioni storicamente sotto organico e in via di ulteriore riduzione, in seguito a pensionamenti e trasferimenti.
«La qualità del Servizio pubblico passa anche da selezioni trasparenti in grado di valorizzare le professionalità – sostengono i membri del “Comitato idonei selezione Rai 2019” – e l’informazione locale, la più vicina alle persone, ha oggi ancora più bisogno di forze fresche, in grado di innovare i linguaggi. Auspichiamo, inoltre, che sia massimizzato il ritorno sugli investimenti sostenuti dall’Azienda per lo svolgimento di una selezione così complessa in momenti di grave emergenza sanitaria e che si ottimizzino le risorse a disposizione, prima di indire ulteriori selezioni per la Tgr e altre testate, visto l’esistente bacino di idonei già selezionati».
La selezione di giornalisti professionisti per la Tgr Rai è stata bandita nell’agosto 2019, a distanza di ben 5 anni dalla precedente, con l’obiettivo di assumere al più presto 90 giornalisti e lasciando espressamente le graduatorie aperte per consentire l’assunzione di altri professionisti, riconosciuti idonei dalla Commissione designata dall’Azienda. La prima prova preselettiva si è tenuta nell’ottobre 2020 con circa 3.700 candidati. La seconda fase delle prove, per le singole regioni, si è svolta da febbraio a maggio 2021, con 271 ammessi. A fronte di 90 vincitori risultano, ad oggi, circa 120 idonei non vincitori suddivisi in 16 graduatorie regionali che fanno parte del Comitato. Le varie graduatorie regionali potrebbero già scadere tra il 14 febbraio e il 12 maggio 2023, a seconda della data di pubblicazione, e solo una minoranza dei professionisti in attesa ha ricevuto la chiamata.
«Come comitato chiediamo quindi che la Rai estenda la validità temporale delle graduatorie regionali almeno fino a 36 mesi – concludono i giornalisti idonei – e che si renda disponibile a dar luogo all’effettiva utilizzazione e allo scorrimento totale delle stesse graduatorie fino all’esaurimento degli idonei disponibili, prima di bandire ulteriori selezioni di personale giornalistico».