ALGHERO – “La credibilità delle Istituzioni regionali sarde è come quella di una moneta da 3 euro e 33 centesimi”, cosi Stefano Deliperi, del Gruppo di Intervento giuridico rispetto alla decisione del Centrodestra Sardista a seguito di un emendamento di Nanni Lancioni del Psd’Az per ripristinare la pesca ai ricci.
“Già nel febbraio scorso il Consiglio regionale aveva dato prova della sua imbelle incapacità di tutelare i mari sardi approvando con procedura d’urgenza in sede legislativa la sospensione della moratoria della pesca dei Ricci di mare (art. 13, commi 47° e 48°, della legge regionale Sardegna n. 17/2021) fino al successivo 15 aprile 2022 in aderenza alle proteste dei pescatori del settore» sottolineano dall’associazione ambientalista”.
“Finalmente la legge regionale Sardegna n. 17/2021 aveva previsto una moratoria triennale della pesca, ora si riprende allegramente la razzìa. E chi se ne frega, tanto si può dire e approvare tutto e il contrario di tutto. E i Ricci di mare, così continuando, diventeranno un sempre più sbiadito ricordo per i mari sardi. Rinnoviamo con ancor più energia l’appello a non mangiare Ricci di mare, nessun Riccio nel nostro piatto”.