ROMA -La pandemia di Covid 19 è stata una tempesta per le nostre vite. Dal punto di vista sanitario, ovviamente, ma poi anche dal punto di vista economico, sociale. A cambiare è la nostra vita, in maniera totale. Cambiano le abitudini, cambia il modo di passare il tempo. Aumenta ad esempio l’uso di dispositivi elettronici, aumentano gli abbonamenti in streaming e gli acquisti su piattaforme online.
Cambiano però anche altri consumi secondo il quadro offerto dall’ISS (Istituto Superiore di Sanità): c’è una crescita, preoccupante, di acquisti di alcol, aumentati addirittura del 60%, e di consumo di oppiacei, confermati dai ricoveri legati a un loro uso eccessivo. A cambiare è anche il panorama del gioco d’azzardo: con il gioco terrestre bloccato ecco che molti utenti si sono spostati in maniera definitiva sul gioco online, scegliendo casinò e scommesse sportive.
Questi dati sono stati resi noti da una ricerca condotta dall’Università di Bristol pubblicata in Italia su NonSoloAAMS e confermano come i giocatori regolari avevano maggiori probabilità di giocare con più frequenza durante il lockdown, rispetto a quanto riportato prima in Gran Bretagna. “I risultati rivelano che, sebbene molte forme di gioco d’azzardo fossero limitate, una minoranza di giocatori ha aumentato significativamente il loro gioco d’azzardo e le scommesse online – spiega il professor Alan Emond della Facoltà di Medicina dell’Università di Bristol, tra i principali autori dello studio – Come con tante ripercussioni della pandemia, le disuguaglianze sono state esacerbate e gruppi particolarmente vulnerabili sono stati colpiti in modo peggiore”.
I giochi d’azzardo online sono cresciuti addirittura di 6 volte rispetto al periodo pre pandemia, con un segno più nel trend legato a giochi d’azzardo online, ma anche di Bingo, Poker e giochi da Casino. I dati evidenziano una maggiore presenza maschile: gli uomini erano tre volte più propensi delle donne a giocare d’azzardo su base giornaliera, per la precisione più di una volta alla settimana.
Infine a incidere sull’aumento del gioco d’azzardo sono state anche le pubblicità. Contro queste si è scagliata in particolar modo Agnes Nairn, professoressa di marketing presso la School of Management dell’Università di Bristol e autrice dello studio: “L’aumento della prevalenza del lavoro da casa è anche una considerazione importante per la definizione delle politiche future, poiché la tentazione di giocare d’azzardo online, amplificata da una pubblicità intelligente, è sempre presente”.
Quello che affermano gli esperti, invece, è diverso: bisogna incentivare un uso consapevole, sicuro e responsabile del gioco. Che può essere erogato solo dai siti certificati e sicuri.