ALGHERO – Trascorre inesorabile il tempo, ma alcune pessime abitudini stentano a cessare. Anzi, visto l’orizzonte molto meno ampio rispetto ad alcuni decenni fa, certi difetti resistono e pure in maniera più copiosa. Come l’invidia sociale, per dirne una. Del resto, come noto, se tale pessimo sentimento potesse creare energie, altro che rinnovabili, in questo angolo del Mondo..
Ma così è. Per non dire di un sempre più esistente disfacimento nei rapporti sociali, ovviamente fatte salve alcune eccezioni, Ed è così che tutto quanto realizzabile di benefico per tutti appare più difficoltoso da troppo presenti “miserie umane” opposte ad una voglia, anch’essa diffusa, ma soppressa dalle bassezze, di andare avanti e magari provare a volare appena più in alto.
“Il potere fine a se stesso è veleno per chi lo pratica e soprattutto per chi lo subisce. È tossico. Il mio passaggio pro-tempore in amministrazione è ispirato dall’idea di lasciare una traccia del mio passaggio in questa terra. Il potere vero non è nei confronti delle persone, che non meritano tanta volgarità, ma è la possibilità di cambiare le cose, i processi, i rapporti di causa-effetto. È l’idea di lasciare un’eredità morale a mio figlio che muove il mio entusiasmo. Il resto sono rumori di fondo che sento in lontananza e che non mi turbano, anzi, mi accompagnano come il canto dei grilli nella notte”, cosi l’assessore comunale e imprenditore Enrico Daga.