ALGHERO – “ Marco Tedde deve fornire alcune risposte in merito alla composizione della sua traballante coalizione e alla capacità di tenuta e condivisione di obiettivi strategici e amministrativi”. Inizia così la nota a firma di Noi Riformiamo Alghero e indirizzata al candidato sindaco della coalizione di centrodestra. “Deve chiarire, in particolare – si legge – come pensa di superare gli effetti devastanti della campagna denigratoria che ha alimentato, senza ritegno, negli ultimi cinque anni di consiliatura nei confronti di Marco Di Gangi e Alessandro Cocco, rei, ai suoi occhi, di aver messo in discussione lo strapotere di Andrea Delogu nella Fondazione Alghero per riequilibrare rapporti tra Assessorato al Turismo e partecipata. Deve chiarire come possa perdonare a Michele Pais di averlo battuto alle penultime elezioni regionali e di aver assunto il ruolo di Presidente del Consiglio, mentre lui si doveva accontentare di un incarico temporaneo in consiglio regionale, assunto come “riserva”.
“Deve chiare come possa superare l’astio maturato nel corso degli anni per quei consiglieri comunali del 2011 che lo avevano destituito dalla carica di sindaco andando a rassegnare le dimissioni dal Consiglio Comunale, perché contrari all’adozione di un PUC unanimemente riconosciuto a vantaggio esclusivo di pochi impresari, nel totale interesse dei reali interessi della Città. Lelle Salvatore, Nicola Salvio e Gianni Cecconello, oggi entrambi a supporto, con ruoli diversi, della candidatura di Marco Tedde, si erano scambiati allora accuse gravi e offensive che denotavano una diversa visione dell’impegno politico a favore della Città. E’ sufficiente scorrere le cronache del tempo per comprendere quanto aspro fosse lo scontro tra i protagonisti di quella brutta pagina della politica algherese”.
“A questo punto la domanda è: Tedde ha avuto un ripensamento sul PUC che intendeva imporre e desidera farne ammenda pubblicamente oppure Lelle Salvatore, Gianni Cecconello e Nicola Salvio finalmente hanno compreso di aver sbagliato in tutti questi anni e che ogni manifestazione del Tedde pensiero debba essere considerata alla stregua di una rivelazione da condividere acriticamente. Tedde deve spiegare, infine, come abbia potuto perdonare Alessandro Balzani, dal quale è stato più volte attaccato, quando rivestiva il ruolo di segretario dei Riformatori di Alghero, per la marea gialla, di cui lo riteneva in larga parte responsabile. Ci domandiamo come possa questa coalizione far solo credere di essere compatta attorno al suo leader senza macchia e senza paura, quando poggia su soggetti che negli ultimi quindici anni si sono solamente detestati”, concludono da Noi Riformiamo Alghero.