ALGHERO – Altra mazzata sul territorio che fa capo ad Alghero e Sassari. La cooperativa Achantus, fiore all’occhiello del territorio, realtà che da lustro a questa zona della Sardegna, oltre che soprattutto diversi posti di lavoro, è finita in ginocchio per il mancato pagamento da parte dell’Anas per i lavori già svolti per la strada che dovrebbe collegare il capoluogo turritano con Olbia. La Giunta Pigliaru, per bocca degli assessori competenti, aveva assicurato che l’arteria si sarebbe conclusa entro il suo mandato. Cosa, di fatto, impossibile. Per questo, visto anche l’importanza di questa realtà lavorativa che di fatto è algherese, dovrebbe vedere più impegnate le Istituzioni al fine di provare a risolvere i problemi e scongiurarne il definitiva tracollo.
A Olmedo, per solidarizzare con i lavoratori, sono stati, oltre il Sindaco Toni Faedda, sempre al fianco di Achantus, e anche il consigliere regionale di Forza Italia, Marco Tedde, i rappresentanti del Psd’Az Antonio Moro, Mario Conoci, Tore Pintus e poi della Lega Michele Pais, Giovanni Nurra e Giorgia Vaccaro. I soci e i lavoratori della cooperativa di Olmedo Achantus, specializzata in lavori di risanamento ambientale, hanno occupato la sala consiliare del Comune per denunciare la paradossale situazione che ha portato nei giorni scorsi a licenziare anche gli ultimi dei 32 dipendenti della cooperativa che sta eseguendo i lavori sui cantieri della Sassari-Olbia.
“Achantus vanta un credito di oltre 2milioni di euro per i lavori eseguiti come società subappaltatrice sui lotti 6, 2, 5, 7 e 4 della Sassari-Olbia – spiega Vittorio Cadau, direttore generale della cooperativa – Vogliamo rompere il muro di silenzio a opera di Anas, Regione e Italiana Costruzioni, detentrice degli appalti dei lotti 3, 5 e 6″, prosegue Cadau, per il quale “Italiana Costruzioni deve pagare e Anas e Regione devono garantire che questo accada”. Il paradosso è che “oggi ci dicono che non possono pagarci perché non abbiamo il Durc in regola – conclude – ma di fatto questa situazione è figlia dei loro ritardi. E in febbraio, quando avremmo dovuto prendere i soldi, era tutto in regola”.
Nella foto il cartello affisso dentro il Consiglio Comunale di Olmedo e Vittorio Cadau
S.I.