ALGHERO – “Non entro nel merito delle ultime vicende che hanno toccato il Presidente Comandini, che ritengo una persona onesta.
Ma pongo una questione politica: all’atto della mia nomina a “commissario” regionale della Lega, a legislatura finita in pieno “semestre bianco”, mi fu scagliata una violentissima campagna contro, con richieste di dimissioni e un tentativo di sfiducia in Aula.
Mi si è dato addirittura “dell’indegno”, uno “sfregio alla democrazia”: e giù di “sardolegista”, “fasciolegista”.
In realtà ho sempre svolto con ONORE e DISCIPLINA il mio ruolo. Sino all’ultimo secondo. Lo posso urlare con orgoglio davanti a tutti!
Oggi, a parti invertite, tutto sembra normale, e le stesse forze politiche persone che allora gridavano allo scandalo, oggi rivendicano il comportamento etico e morale. Quando riguarda loro.
La differenza tra “democratici” e “fascisti” sta proprio qui:
il fascismo non ammette la convivenza con la democrazia. I democratici invece ammettono anche la presenza dei fascisti.
Ora mi chiedo: chi sono i democratici e chi sono i fascisti?“
Michele Pais, ex presidente consiglio regionale