Indennità medici, Tedde scrive a Ganau

CAGLIARI – Dopo un’interrogazione rimasta senza risposta, il Consigliere Regionale di Forza Italia Marco Tedde prende carta e penna e scrive al Presidente Ganau per il taglio di circa 300 euro agli stipendi di medici di famiglia e guardie mediche. “L’Assessorato regionale dell’Igiene e della Sanità aveva rassicurato le associazioni di categoria dei medici che l’ATS non avrebbe proceduto alla sospensione delle indennità. Cosa che, invece, è ugualmente avvenuta nel novembre scorso. Nonostante ciò abbia comportato una riduzione media netta degli stipendi corrisposti ai medici di circa 300 euro mensili, nessuna risposta è pervenuta da parte del Presidente della Giunta Regionale”, afferma l’ex Sindaco di Alghero riferendosi all’interrogazione presentata nel novembre 2017.

“Quanto accaduto rischia di determinare una situazione di pericolosa incertezza in ordine agli aspetti economici della professione medica. Si tratta, peraltro, dei medici di famiglia e di quelli assegnati al servizio di guardia medica, cioè di quei medici che più di altri hanno negativamente scontato le conseguenze della riforma del 2016 che ha profondamente ridisegnato le competenze di questa importante componente della categoria. Quelli che quotidianamente – precisa il consigliere regionale algherese- hanno il primo importante approccio nell’assistenza medico-sanitaria dei pazienti sardi.

Tedde prosegue chiedendo al Presidente Ganau “di voler intervenire presso l’Amministrazione Regionale affinché risponda all’interrogazione, rendendo in questo modo nota la definitiva posizione al riguardo della Regione Sardegna. Una posizione -auspica Tedde- che vada nella direzione di non penalizzare una componente fondamentale della categoria medica. Non vorremmo – conclude l’esponente regionale di Forza Italia – che il silenzio di Pigliaru e Arru nascondesse motivazioni elettorali e che dopo il 4 marzo l’Amministrazione Regionale del Partito Democratico chiedesse ai medici addirittura la restituzione delle indennità percepite fino al novembre 2017. Come il PD di Renzi e Pigliaru ha già fatto in Abruzzo e Basilicata.”.

Nella foto l’onorevole Tedde

S.I.