CAGLIARI – “Dal 2015 giace una nostra proposta di legge in Consiglio regionale per l’istituzione delle stalle di sosta nei porti sardi, per il controllo del bestiame importato nell’isola – afferma Efisio Arbau, presidente del movimento La Base e primo firmatario della proposta -. Una misura che avrebbe evitato i fenomeni denunciati questa mattina dal Consorzio IGP Agnello di Sardegna, di pirataggio con agnelli rumeni”.
“Tuttavia è inutile piangere sul latte versato – dice Arbau -. Il Consiglio regionale approvi immediatamente la nostra proposta di legge. A breve avvieremo una raccolta firme perchè questo è un provvediemento non più prorogabile. A maggior ragione se lo pensiamo come strumento per fare, legittimamente, politiche commerciali e di tutela dei prodotti sardi”.
Questa proposta deriva anche dalle ultime notizie rispetto al traffico di 12mila agnelli, provenienti dalla Romania e spacciati come sardi col marchio Igp, che è stato smascherato da un’ispezione del reparto Repressioni e Frodi del Consorzio dell’Agnello Igp che ha denunciato una truffa per un valore di oltre 1 milione di euro. I dettagli sono stati spiegati in una conferenza stampa che si è svolta a Macomer (Nuoro) nella sede del Consorzio di tutela dell’Agnello Igp, in collaborazione con la Coldiretti. “La scoperta è avvenuta venerdì scorso – hanno spiegato Luigi Nuvoli e Renzo Moro responsabili di Sardegna Icqrf – si tratta di agnelli, per la maggior parte di origine rumena, macellati in Sardegna e poi marchiati e spacciati come Igp di Sardegna.
Nella foto una stalla
S.I.