La Regione taglia le partecipate

CAGLIARI – La Giunta regionale ha approvato il Piano di revisione straordinaria delle partecipazioni detenute dalla Regione, passaggio particolarmente significativo per l’innalzamento della qualità istituzionale del sistema Regione, perseguito dall’esecutivo di Francesco Pigliaru fin dall’inizio del suo mandato. “È un lavoro sulla qualità istituzionale che abbiamo iniziato fin da subito, nel 2014 e ora cominciamo a vedere i risultati”, ha detto il presidente Pigliaru. “Stiamo riducendo dell’80% il numero di queste società a cui pigramente la Regione ha partecipato per anni senza che queste erogassero servizi reali per i cittadini. Facciamo ciò che era giusto fare ed è ciò che ogni buon padre di famiglia farebbe: chiudere quello che non è indispensabile e che non ha alcun senso tenerle in piedi. Non stiamo aggredendo posti di lavoro – ha sottolineato -, perché addirittura, paradossalmente, spesso alcune di quelle società non avevano neppure lavoratori. È un’operazione pulizia: liberiamo risorse da dove erano mal collocate, soldi che erano spesi male – ha concluso Francesco Pigliaru -, e che è il momento di recuperare e spendere bene.”

Come previsto dal decreto 100/2017, che integra e modifica il Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica (Dlgs 165/2016), con il Piano viene infatti effettuata la ricognizione di tutte le partecipazioni possedute dalla Regione, direttamente o indirettamente, alla data del 23 settembre 2016 (momento dell’entrata in vigore del Testo unico), individuando le società in regola, quelle che devono essere alienate e quelle che saranno oggetto di misure di razionalizzazione. Il Piano è un nuovo tassello nell’opera di semplificazione e trasparenza istituzionale della Giunta, che mira all’efficiente gestione delle partecipazioni societarie e alla riduzione della spesa attraverso la razionalizzazione. Grazie all’attività istruttoria svolta da ogni assessorato competente, è stata redatta una scheda per ogni partecipazione societaria, ricomprendendo anche le società partecipate per il tramite di organismi a controllo pubblico della Regione diversi dalle società (le agenzie regionali Sardegna Ricerche, Laore Sardegna, Agris Sardegna).

Cosa cambia La Regione Sardegna conta attualmente 91 partecipazioni in società, dirette ed indirette. A seguito della razionalizzazione, il complesso delle partecipazioni, dirette e indirette, si ridurrà a 18 partecipazioni: una politica attiva di spending review imponente, compiuta nell’arco degli ultimi tre anni. Complessivamente le società partecipate direttamente dalla Regione si riducono a 10: 4 saranno mantenute senza ulteriori interventi (Sotacarbo, Arst, Geasar e Sogaer – partecipazione Ras), 6 saranno sottoposte al contenimento dei costi (SardegnaIT, Sfirs, Carbosulcis – per la quale è in corso il procedimento di chiusura concordato con l’Unione europea -, Igea, Abbanoa, Insar). Tra quelle partecipate da Enti, Agenzia o Società 8 saranno mantenute senza interventi; 43 saranno cedute o alienate; 16 concluderanno le procedure di liquidazione e 2 verranno fuse o incorporate. I risparmi stimati Ammontano a circa 9 milioni e mezzo di euro. A questi sono da sommare i risparmi amministrativi derivanti dalla cessazione della gestione e ulteriori 3 milioni e mezzo, attesi dalla vendita delle fibre della società Janna.

Nessun licenziamento Le operazioni di liquidazione di Bic Sardegna (l’unica società con personale in forze tra quelle liquidate) non avranno sui livelli occupativi. Il personale passerà infatti a Sfirs. La riorganizzazione prevede la fine delle partecipazioni dirette o indirette in società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali della Regione (vincolo di scopo). L’Amministrazione può costituire una società a partecipazione pubblica, acquistare una partecipazione in una società già costituita o mantenere una partecipazione già detenuta solo motivando la scelta ed evidenziandone la necessità per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, la convenienza economica e la sostenibilità finanziaria.

La Regione può mantenere partecipazioni in società nei seguenti casi: per la produzione di un servizio di interesse generale; per la progettazione e realizzazione di un’opera pubblica sulla base di un accordo di programma; per la realizzazione e gestione di un’opera pubblica o organizzazione e gestione di un servizio di interesse generale attraverso un contratto di partenariato; nel caso di autoproduzione di beni o servizi strumentali all’Amministrazione regionale o allo svolgimento delle sue funzioni; per servizi di committenza a supporto di enti senza scopo di lucro e di amministrazioni aggiudicatrici (vincolo di attività). Fuori da questi casi, o quando si tratta di società prive di dipendenti o con un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; di società che costituiscono un duplicato, in perdita, con fatturato inferiore a 500.000 euro o che necessitino di un contenimento dei costi di funzionamento o di aggregazione con altre società, scattano le misure di razionalizzazione attraverso la fusione, la messa in liquidazione e il contenimento dei costi di funzionamento.

Le precedenti misure Il Piano di revisione straordinaria delle partecipazioni si inserisce in un processo avviato dalla giunta Pigliaru fin dal 2014, al fine di razionalizzare le partecipazioni e conseguire risparmi sui connessi costi di funzionamento. Queste le misure approvate: 2014 Il trasferimento dei dipendenti della società BIC Sardegna presso edifici regionali con un risparmio di circa 70.000,00 euro annui. (D.G.R. n. n. 22/13 del 17.6.2014); L’indirizzo per la dismissione delle partecipazioni detenute dalla Regione in Bastogi s.p.a. e Brioschi s.p.a., alienata il 27.3. 2015. (D.G.R. n. 35/6 del 12.9.2014); L’atto di indirizzo per recedere/porre in liquidazione il Consorzio Forgea International, conclusa il 28.10.2015. (D.G.R. n. 37/1 del 26.9.2014);

Gli indirizzi in materia di programmazione, gestione e controllo e direttive per la predisposizione di un disegno di legge di razionalizzazione della materia con l’elenco dettagliato delle società direttamente possedute dalla Regione e la misura della partecipazione (D.G.R. n. 39/17 del 10.10.2014). 2015 L’approvazione del ddl “Disciplina della partecipazione della Regione, degli enti regionali e degli enti locali a società di capitali e consortili” (D.G.R. n. 9/15 del 10.3.2015); La ricognizione degli affitti in essere con le società in house o controllate, al fine di predisporre un piano generale di dismissione degli stessi (D.G.R. n. 11/1 del 24.3.2015);
Il Piano di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie 2015 (versione del 31.3.2015 poi aggiornata al 1.7.2015), elenca e descrive le società partecipate dalla Regione, con l’indicazione sulla dismissione/conservazione delle partecipazioni e delle ulteriori iniziative per razionalizzarle.
L’avvio della dismissione della società interamente partecipata dalla Regione Fase 1 srl e la messa in liquidazione (D.G.R. n. n. 25/9 del 26.5.2015, D.G.R. n. 20/7 del 12.4.2016 e D.G.R. n. 26/9 del 11.5.2016);
Il mandato per la dismissione della partecipazione della Regione in SO.GE.A.OR. s.p.a. in liquidazione, impartendo indirizzi alla SFIRS per l’alienazione delle partecipazioni detenute in SO.GE.A.OR., nel consorzio Prokemia, nella Marina di Villasimius s.r.l. e nella Marine Oristanesi s.r.l. (all’aggiudicazione definitiva dell’asta pubblica per la cessione delle quote SO.GE.A.OR. ha provveduto la Provincia di Oristano, delegata alla vendita) (D.G.R. n. 32/5 del 23.6.2015,); 2016 L’Avvio delle procedure di liquidazione, nomina del liquidatore e dell’organo di controllo e relativi indirizzi della Società BIC Sardegna SpA, messa in liquidazione il 6 luglio 2016. (D.G.R. n. 38/19 del 28.6.2016); Gli indirizzi sulla gestione liquidatoria e l’incarico di liquidatore che obbliga a dar conto dello stato di attuazione, delle cause ostative alla chiusura, delle misure adottate, dei risultati raggiunti, del termine previsto per la fine della liquidazione; dà indirizzi per la revoca dei liquidatori, se nominati a tempo indeterminato e in carica da più di cinque anni nella stessa società (D.G.R. n. 25/9 del 3.5.2016).

Il Piano di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie 2016 che e descrive le società partecipate, indica le iniziative per razionalizzarle e illustra lo stato di attuazione e i risultati conseguiti rispetto alle misure indicate nel Piano di razionalizzazione 2015. 2017. L’elenco delle società detenute dalla Regione e dagli Enti e Agenzie regionali a seguito della ricognizione del 31 dicembre 2016 che definisce il perimetro del c.d. Gruppo Amministrazione Pubblica Regione Sardegna e del Gruppo bilancio consolidato (D.G.R. n.13/12 del 14.3.2017); L’attuale Piano di revisione straordinaria delle partecipazioni, dirette e indirette, detenute dalla Regione in attuazione dell’art. 24 del Testo unico (D.G.R. n. 45/11 del 27.9.2017).

Nella foto la presentazione degli interventi da parte della Regione

S.I.