“La Todde e sua maggioranza rendono irrilevante Alghero: a Cagliari ‘a babbo morto”

ALGHERO – “Con l’approvazione del Ddl 40, da parte della Maggioranza in Regione, dopo un anno di nulla assoluto, è stata avviata una mini “NON riforma” la quale, tra le altre cose, stabiliva che dal 1° gennaio 2026 l’Ospedale Marino sia gestito nuovamente dalla ASL e non più dalla AOU di Sassari Naturalmente non si fa alcun cenno al come, con quale personale e con quali risorse il nostro ospedale potrà migliorare i servizi che, da alcuni anni, l’Università ha dato prova di saper gestire al meglio.

L’assessore Bartolazzi, il governo Todde hanno certificato l’irrilevanza di Alghero come città e la mancanza di peso politico che i nostri rappresentanti cittadini godono in Regione. A niente sono serviti gli interventi di tutto il Consiglio comunale, le perorazioni da parte di vari Comitati e l’audizione del 28 gennaio scorso a cui ho partecipato unitamente al Sindaco, alla Salaris ed a Mulas, presso la Commissione Sanità regionale, alla presenza della presidente dott.ssa Fundoni e Valdo di Nolfo.

In quella circostanza abbiamo illustrato la nostra contrarietà a qualsiasi cambiamento che non fosse accompagnato da contestuali garanzie di efficienza ed operatività del nostro Ospedale Marino. A cose fatte, siamo stati riconvocati martedì 11 marzo “a babbo morto”. Naturalmente non andrò a Cagliari perché ritengo sia inutile farmi prendere nuovamente in giro da persone che hanno abbondantemente dimostrato la loro inaffidabilità, approvando una legge che non si occupa di migliorare i servizi
offerti dalla Sanità ma si preoccupa invece di assegnare nuove poltrone ai vertici
aziendali. Su Bartolazzi stendo un velo pietoso perché ha già dato ampia prova di quanto sia
inaccettabile la sua gestione della Sanità sarda e la mancanza di rispetto nei
confronti dei Sardi.

Tutto questo non mi impedirà di seguire l’evolversi della situazione, con sempre maggiore decisione in quanto, indipendentemente dalle sigle che non mi interessano, vigilerò attentamente sulla sostanza, ovvero quale impatto, questa pseudo riforma sanitaria avrà sui servizi offerti”.

PRIMA ALGHERO Massimiliano Fadda.