TORINO – La Sardegna si specchia al Salone del libro di Torino con 35 editori sardi, oltre 30 eventi e un concept originale sotto l’insegna dell’AES, l’Associazione di categoria che torna alla principale rassegna editoriale italiana per il 36esimo anno consecutivo.
Presenza pressoché fissa dal 1988, d’intesa con la Regione o in autonomia, l’Associazione editori sardi ha raccolto quest’anno l’invito a collaborare alla gestione degli aspetti organizzativi, del progetto e dell’offerta culturale, incluso il concept della partecipazione istituzionale della Regione, nell’anno in cui la Sardegna è stata scelta dalla direzione del Salone come Regione ospite, curando gran parte degli eventi in programma con la Sardegna film Commission.
Mutuando lo slogan del Salone 2023, “Attraverso lo specchio”, la Sardegna guarda sé stessa, la sua essenza di isola millenaria che si riflette a sua volta nel Mediterraneo, affacciandosi idealmente anche verso l’Albania, Paese ospite designato di questa edizione: un concetto caro all’AES che interpreta il tema 2023 in chiave identitaria.
«La presenza degli editori sardi a Torino non è una novità – spiega la presidente AES Simonetta Castia – ma un elemento caratterizzante e denotante il senso della più grande manifestazione letteraria e di promozione dell’editoria in Italia. Un appuntamento irrinunciabile e ulteriormente vivificato dal fatto di aver ricevuto e accolto l’invito a essere regione ospite. Un motivo in più per confermare il senso della nostra vocazione culturale e missione professionale».
Il programma. Gli eventi targati AES copriranno i cinque giorni di appuntamenti, partendo già dalla giornata inaugurale: dopo due eventi dedicati agli studenti, con Giancarlo Biffi e con Giuseppe Pulina in collaborazione con il liceo “Dettori” di Tempio, nelle sale esterne del Lingotto il programma della sala Sardegna – lo stand della Regione – si aprirà ufficialmente con l’evento di apertura istituzionale SARDEGNA ANGEDRAS – L’isola allo specchio: un omaggio a Grazia Deledda, Sergio Atzeni, Giulio Angioni e Giorgio Todde, quattro autori sardi che hanno segnato la storia sarda, del Paese e del Novecento, con letture di Giovanni Carroni, Vanessa Podda e Fabio Marceddu.
Tra i 31 eventi della sala Sardegna promossi dall’AES si segnala inoltre, il 18 maggio, “L’essenziale è invisibile agli occhi”, chiaramente ispirato al capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry “Il piccolo principe”, viaggio all’insegna del dialogo tra culture diverse, promosso attraverso gli idiomi della Sardegna e del mondo, con Diego Corraine (Papiros) e Mariano Mariani (direttore dell’azienda speciale del Parco di Porto Conte).
Il 20 maggio focus su Grazia Deledda e l’attualità del premio Nobel nuorese a 150 anni dalla nascita, con Dino Manca, autore di “Sento tutta la modernità della vita” (AIPSA), in collaborazione con l’ISRE-Istituto Regionale Etnografico che ha compiuto l’intensa attività scientifica pubblicando i tre volumi relativi al ciclo di convegni deleddiani del 2021. Lo stesso giorno, all’interno del palinsesto nazionale della regione ospite il convegno 150 anni di Grazia, con i deleddisti Duilio Caocci, Angela Guiso, Dino Manca e Piero Mura moderati dal critico letterario Alessandro Marongiu sul significato della più recente fortuna letteraria e storiografica del Nobel nuorese. Il 21 maggio spazio ai Festival letterari della Sardegna, interessante approfondimento in collaborazione con Entula, Dall’altra parte del mare, Cagliari Festival Scienza, Florinas in giallo, Pazza Idea, SetteSere SettePiazze SetteLibri: ne parleranno Francesca Casula, Elia Cossu, Simonetta Castia, Emiliano Longobardi, Giacomo Mameli e Davide Peddis. Nel giorno di chiusura del Salone, il 22 maggio, risalta “Frida in Sardegna”, con Matteo Pinna, un accostamento tra l’uso che Frida Kahlo ha fatto del proprio corpo, delle proprie acconciature e dei propri abiti, e l’uso nella tradizione sarda degli abiti tradizionali come vettori di tradizione e di lotta, prendendo spunto dal libro “Un nastro attorno a una bomba”, biografia tessile di Frida Kahlo, in collaborazione con WoM edizioni.
Da non perdere venerdì 19 maggio alle ore 11, nella sala Cobalto del Padiglione 3, Lorem Ipsum, il premio ai mestieri del libro istituito nel 2022 dal Festival letterario “Mediterranea. Culture. Scambi. Passaggi”, con l’assegnazione del riconoscimento alla carriera quale epilogo della prima edizione (a dicembre era stato premiato il grafico Maurizio Ceccato): interverranno con Simone Caltabellota, Simonetta Castia, Isabella Ferretti, Marco Pautasso e Marco Vigevani.
Gli editori crescono. AES da sempre riunisce gli editori sardi per rafforzarne i valori e rappresentarne al meglio le esigenze sul mercato del libro. Quest’anno la presenza al Salone non solo è confermata, ma cresce, passando a 32 editori rappresentati dall’AES: Abbà Edizioni, Aipsa, Alfa Editrice, Archivi del Sud Edizioni, Arkadia Editore, Carlo Delfino Editore, Catartica Edizioni, Condaghes, Domus de Janas, Edes, Ediuni, Edizioni della Torre, Edizioni Enrico Spanu, Edizioni Segnavia, G.C. Edizioni, Grafica del Parteolla, Ilisso, Imago Multimedia, Il Maestrale, Iskra Edizioni, Isolapalma, Janus Editore, La Città degli Dei, La Zattera Edizioni, Maxottantotto Edizioni, Mediando Edizioni, NOR, Paolo Sorba Editore, Papiros, PTM Editrice, Soter Editrice, Taphros, ai quali si aggiungono i marchi presenti nello stand della Regione: Gia editrice, Nemapress, Sandhi edizioni e gli editori istituzionali (Isre e Unicapress).