ALGHERO – “Mi ha profondamente deluso la risposta in “politichese” della Asl, troppo concentrata a minimizzare la situazione che, per contro, e’ oltremodo grave”. Michele Pais, consigliere d’opposizione non ci sta e commenta amaramente il comunicato dell’Asl sulla condizione da lager del Civile [Leggi].
“Mi sarei aspettato un sussulto di orgoglio, uno scatto di reni, deciso e netto per la risoluzione di problematiche che sono croniche e non temporanee. Invece indugia in una improbabile difesa d’ufficio, che no fa onore a nessuno, tantomeno ad una Istituzione importante come quella che cura salute dei cittadini. Vivadio che i Nas non abbiano rilevato reati… ci sarebbe mancato altro!!! Ma non basta questo per trovare una assoluzione, che peraltro non c’è! Una sanità che si rispetti, non è quella che cura le malattie, ma che curi persone prendendosene prima di tutto cura in maniera amorevole e umana, che abbia attenzione per la dignità del malato, al quale non può essere in alcun modo riservato un trattamento indecoroso come quello che ho denunciato”.
“Non mi tranquillizza sapere se allocare anziani sofferenti in corridoio o nell’androne o in uno sgabuzzino non integri un reato penale e che dal punto di vista “burocratico” sia tutto perfettamente regolare. Ma mi spaventa e mi indigna il fatto che si approcci a questi problemi in maniera assettica e burocratica, parlando di persone sofferenti come se stessimo parlando di “pratiche” o “faldoni”, che molto spesso invadono i corridoi di uffici pubblici. Ma in questo caso non stiamo parlando del Catasto o dell’ufficio tecnico comunale. Parliamo di in luogo delicatissimo in cui la cura della persona, in tutti i suoi aspetti anche e soprattutto del benessere ambientale, dovrebbe essere massima al di la ed al di sopra di ogni procedura di regolarità burocratica”.
“Ecco perché la risposta della Asl mi delude enormemente, perché manca di quella umanità e sensibilità che invece mi sarei aspettato. Ho parlato, senza enfasi, di eroismo di tutto il personale medico sanitario che in quelle condizioni, di estrema difficoltà, ogni giorno presta il proprio servizio e conosco, cercando di alleviare, come possono, il disagio a cui sono costretti i pazienti e loro per primi. Ma da soli, “a mani nude”, senza il sostegno della Asl, pur dando il massimo, possono davvero poco. Ecco perché, da parte nostra, nonostante la deludente risposta dei vertici della Asl, tutta di circostanza, continueremo a squarciare il silenzio che da troppo tempo sta coprendo una situazione intollerabile, sperando che in questa battaglia, di assoluta civiltà prima che di diritto, ci unisca tutti evitando sciocche contrapposizioni che non servono a nessuno…tanto meno alla Asl”.
“Per tale ragione, sabato 5 marzo, alle ore 10,00, si terrà nella parte esterna dell’Ospedale Civile, dopo una marcia di protesta verso la struttura, una conferenza dal titolo “Soccorriamo l’ospedale”, che siamo certi registrerà una larga partecipazione di cittadini, forze politiche, operatori sanitari, ma anche degli stessi vertici della Asl chiamati a dare risposte certe e concrete”.
Nella foto Michele Pais