CAGLIARI – “Dispiace sentire un Senatore della Repubblica parlare delle tristi vicende che hanno affossato l’aeroporto di Alghero come se fosse uno “strimpellatore” della politica.” Così il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde commenta l’intervento del Sen. Lai al recente convegno del PD algherese su turismo e trasporti. “Secondo Lai -noto per avere votato l’addizionale sui biglietti aerei che fu tra i motivi della fuga di Ryanair dall’aeroporto di Alghero- non era possibile salvare l’aeroporto di Alghero a causa del divieto di “soccorso finanziario” per le partecipate in difficoltà, introdotto dal DL 78 del 2010, e della procedura di infrazione sulla legge 10 del 2010.
“Il candidato del PD sbaglia. Nella procedura di infrazione della Commissione Europea sulla Legge 10 l’aeroporto di Alghero è stato assolto. E sbaglia ancora in quanto secondo i deliberati delle Corti dei Conti delle Regioni Abruzzo, Lombardia e Puglia la ricapitalizzazione era già consentita a patto che vi fosse un programma industriale che disegnasse una prospettiva di economicità ed efficienza nel medio – lungo periodo. Proprio ciò che ipotizzava il Piano industriale della Deloitte -ricorda Tedde- approvato il 13 luglio del 2016, che prevedeva nel periodo 2017-2019 una perdita d’esercizio inferiore a 2,5 milioni di euro e per il periodo 2020-2027 utili per oltre 12 milioni di euro. Si è quindi ceduta come decotta una società che parrebbe in procinto di produrre utili. Un vero e proprio pasticcio, aggravato dal fatto che il bando ha consentito una vendita al buio, senza possibilità di valutare un piano di gestione. Una anomalia –denuncia l’ex sindaco di Alghero- che consentirà al socio privato di gestire a piacimento la società, decidendo gli indirizzi per oltre trenta anni senza controllo pubblico. Una scelta che si pone all’interno di un quadro complessivo da avanspettacolo della politica. Una vera e propria presa per i fondelli istituzionale, -sottolinea amaramente Tedde- realizzata con la complicità del centrosinistra sassarese.”
Ma secondo Tedde suo malgrado Lai sbaglia doppiamente, in quanto se le norme e la giurisprudenza già escludevano che un privato attraverso l’acquisto del pacchetto di maggioranza potesse acquisire l’affidamento del servizio aeroportuale senza un’evidenza pubblica e un progetto di gestione del servizio stesso, a decorrere dal 23 settembre 2016, vigilia della scadenza dell’ennesimo termine del bando di cessione delle quote Sogeaal, è entrato in vigore il nuovo testo unico in materia di società a partecipazione pubblica (legge Madia). “Tali norme ricorda -il consigliere azzurro- in primo luogo hanno confermato che la ricapitalizzazione della Sogeaal era consentita anche in difetto di contestuale privatizzazione in presenza di un piano di risanamento comunicato alla Corte dei Conti, che prevedesse il raggiungimento dell’equilibrio finanziario in tre anni. Ma hanno previsto ulteriori adempimenti per l’ipotesi di cessione di pacchetti azionari di cui sono titolari pubbliche amministrazioni. Fra questi, la prescrizione che l’individuazione del privato debba avvenire con procedura di evidenza pubblica e deve avere il contemporaneo oggetto della sottoscrizione o acquisto di alienazioni di partecipazioni sociali e l’affidamento del contratto di concessione aeroportuale.
“Il bando deve poi contenere, tra le altre cose, criteri di aggiudicazione che garantiscano una concorrenza effettiva fra i privati offerenti in modo da individuare un “vantaggio economico complessivo per l’amministrazione pubblica”. Quindi, il divieto di vendita al buio è stato confermato dalla Madia che ha anche ribadito il principio giuridico secondo il quale la Sogeaal poteva essere ricapitalizzata. Crediamo che Lai abbia gli strumenti per abbandonare questa china da politica accattona. Confidiamo che faccia una repentina retromarcia –chiude Tedde-, e che i cittadini di Provincia di Sassari ricordino il 4 marzo i danni fatti da questa politica”.
Nella foto uno dei tanti incontri di Forza Italia a sostegno dell’aeroporto e sistema low-cost
S.I.