PORTO TORRES – “Siamo pronti a presentare un esposto alla Corte dei Conti per denunciare il gravissimo depauperamento del prezioso patrimonio immobiliare dell’Isola Parco, conseguenza diretta di anni di negligenza istituzionale e totale disinteresse da parte della Regione Sardegna”, cosi Bastianino Spanu, capogruppo comunale di Porto Torres Avanti che ancora una volta segnala una delle troppe problematiche del centro turritano.
“Il patrimonio immobiliare dell’Isola Parco si sgretola sotto gli occhi di tutti, vittima di un’indifferenza inaccettabile da parte di chi aveva il dovere, non solo morale ma soprattutto istituzionale, di tutelarlo e valorizzarlo. Dei circa 650 immobili trasferiti dall’Amministrazione Penitenziaria alla Regione Sardegna nel lontano 1997, oltre la metà è ridotta oggi a ruderi. Un disastro annunciato, frutto dell’inerzia e dell’incapacità di chi avrebbe dovuto preservare e restituire questo patrimonio alla comunità turritana, trasformandolo in una risorsa per il rilancio economico e occupazionale”.
“A distanza di 28 anni dall’istituzione del Parco Nazionale dell’Asinara, nessuna delle amministrazioni regionali succedutesi ha dimostrato la volontà o la capacità di invertire la rotta. Al contrario, l’Isola Parco è stata trattata come un corpo estraneo, abbandonata a sé stessa, come se non appartenesse all’isola madre. Questa visione miope e irresponsabile ha prodotto danni incalcolabili, non solo al patrimonio materiale, ma anche all’immagine e al potenziale di sviluppo sostenibile dell’intera Sardegna”.
La comunità turritana non è più disposta a tollerare questo immobilismo colpevole. La Regione Sardegna deve assumersi le proprie responsabilità e agire immediatamente per: Mettere in sicurezza ciò che resta del patrimonio immobiliare dell’Isola Parco; Avviare un serio piano di bonifica dall’amianto, la cui presenza rappresenta un pericolo per la salute e l’ambiente; Ripristinare e mettere in sicurezza la rete viaria, fondamentale per la fruizione e la gestione del territorio; Risolvere definitivamente il problema dell’assenza di un sistema idrico e fognario adeguato. Un Parco Nazionale privo di servizi essenziali è una contraddizione in termini. Senza interventi concreti e tempestivi, non potrà mai esserci alcun sviluppo. L’inerzia del passato non può più essere la giustificazione per il fallimento del futuro”.
Nella foto l’Asinara