ALGHERO – Quasi 5 milioni di euro sono stati investiti nella laguna del Calich per valorizzare il potenziale produttivo della zona umida. Il Consorzio di Bonifica della Nurra è stato protagonista di importanti interventi per la salvaguardia ambientale nello stagno di Alghero.
Prima nel 1996, quando la Regione Sardegna incaricò il Consorzio di provvedere al riassetto della laguna, per il recupero delle sue capacità produttive e ambientali, finanziando l’opera con 5 miliardi di vecchie lire. La prima fase del progetto prevedeva la costruzione di un lavoriero all’interno dello stagno, in prossimità del canale di foce e di una zona umida di interfaccia fra le acque dolci, veicolate prevalentemente dal Rio Barca, e quelle salmastre dello stagno.
Due anni dopo la Regione Sardegna stanziò ulteriori 4,5 miliardi di lire per la bonifica del sedimento del fondo. Ancora una volta delegò i lavori al Consorzi di Bonifica della Nurra che, sotto la guida del Dipartimento di Scienze Zootecniche della Facoltà di Agraria dell’Università di Sassari, eliminò il primo strato di fondale ricoperto di consistenti depositi di gusci di molluschi morti che impedivano una corretta l’ossigenazione della laguna.
Venerdì 17 novembre si è tenuto in incontro nell’area antistante il lavoriero, sulle sponde della laguna, promosso dal Consorzio di Bonifica della Nurra con lo scopo di accendere i riflettori sulla necessità di completare un’opera essenziale per consentire una pesca sostenibile all’interno dell’area umida. All’invito del presidente di Anbi Sardegna, Gavino Zirattu, hanno risposto il sindaco di Alghero Mario Conoci, il presidente del consiglio regionale Michele Pais e il presidente della cooperativa di pescatori “Il golfo e la laguna”, Luciano Caneo. Quest’ultimo in particolare ha sottolineato l’importanza strategica dell’infrastruttura per lo sviluppo della pesca. Il presidente Pais da parte sua ha assicurato il pieno sostegno della Regione.