CAGLIARI – “La notizia è che oggi il Consiglio regionale ha approvato una legge che tutta la Sardegna del turismo aspettava da 33 anni. Finalmente abbiamo un Testo Unico che accorpa tante norme ed è adeguato ai tempi. Un emendamento frettoloso e approvato in modo improprio non va certo a rovinare tutto quello che c’è di buono: fin d’ora lavoriamo perché sia cancellato e sostituito”. Sono le parole del presidente Pigliaru sul Testo Unico in materia di Turismo approvato oggi dall’Aula e sull’emendamento che vieta alle strutture interessate l’accoglienza di persone richiedenti protezione internazionale nei cinque anni successivi alla concessione dei contributi. “I soldi per il turismo devono andare a sostenere l’attività turistica e quando le strutture fanno altro, che si tratti di migranti o di altre attività non strettamente turistiche, sorge un problema che va normato adeguatamente”, aggiunge Francesco Pigliaru in riferimento all’emendamento.
“Ma il tema è serio e non può e non deve essere affrontato con poche righe concentrate solo sul problema di persone nei confronti delle quali abbiamo il dovere dell’accoglienza, e in più passate con la modalità inaccettabile del voto segreto. Siamo consapevoli di dover superare il prima possibile la formula di accoglienza che trasforma, anche se temporaneamente, gli alberghi in strutture ricettive per i migranti: va sostituita con una modalità diffusa, in accordo con i Sindaci dei Comuni, per riuscire nel necessario percorso di integrazione. Ma è un passaggio graduale – conclude il presidente Pigliaru – che va affrontato con una normativa adeguata alla complessità del problema, cosa che ci impegniamo a presentare in breve tempo”.
Nella foto il Consiglio Regionale
S.I.