CAGLIARI – “Una legge complessivamente inadeguata, frutto di un braccio di ferro nel centrosinistra. Strattonata da una parte da quei membri della maggioranza che puntavano a valorizzare una esplosione di localismi e da quelli che dall’altra parte della maggioranza puntavano a centralizzare e unificare la lingua sarda cannibalizzando le varianti”. Cosi il consigliere regionale di Forza Italia, Marco Tedde, riguardo l’approvazione delle legge sulla tutela della Lingua Sarda e Catalana parlate nell’Isola.
“Uno strumento che avrebbe dovuto veicolare il nostro corredo identitaria e l’origine delle nostre radici è stata bistrattata da una maggioranza litigiosa. Unica nota positiva è costituita dall’accoglimento degli emendamenti proposti assieme al collega Cacciotto, col quale abbiamo condiviso un percorso legislativo di valorizzazione, promozione e insegnamento del Catalano di Alghero che riteniamo proficuo per una lingua che viene parlata da oltre sette secoli. Una lingua minoritaria che ha pari dignità rispetto alla lingua sarda e che grazie al nostro impegno ha trovato un significativo spazio all’interno della legge.”
Nella foto in Consiglio Regionale l’onorevole Tedde
S.I.