CAGLIARI – Su proposta dell’assessore Virginia Mura, la Giunta regionale ha approvato nella sua ultima riunione il Piano triennale per favorire l’assunzione dei Lavoratori socialmente utili ancora operanti in Sardegna. Composto originariamente da migliaia di lavoratori, il bacino degli Lsu sardi si è negli anni prosciugato, grazie agli interventi della Regione, e conta attualmente 52 lavoratori. Con il Piano, la Regione mette in campo una serie combinata di azioni che mirano all’assunzione a tempo indeterminato di questi lavoratori, attualmente utilizzati presso enti locali e presso il Consorzio industriale provinciale di Carbonia-Iglesias, e al definitivo svuotamento del bacino.
Il Piano triennale mette insieme un pacchetto di incentivi per promuovere la stabilizzazione degli Lsu attraverso le assunzioni a tempo indeterminato sia nel comparto pubblico, sia nelle aziende private. Le agevolazioni per le assunzioni degli Lsu nel comparto pubblico prevedono la copertura del 100% dei costi degli stipendi per tre anni e del 75% per i successivi due. La misura richiede una dotazione finanziaria di 500 mila euro, che sarà in parte coperta (per un totale di 248 mila euro) con l’erogazione di fondi da parte del Ministero del Lavoro. Gli incentivi in favore delle imprese private che vogliono assumere a tempo indeterminato gli Lsu consistono nella copertura del 50% dei costi stipendiali per cinque anni con un massimale di 12 mila euro annui.
Viene anche assicurato un bonus forfettario per l’uscita volontaria degli Lsu dal bacino regionale pari a 70 mila euro lordi. Il Piano, inoltre, prevede il rilancio dell’azione informativa – con la collaborazione di Italia Lavoro e dell’Anci – rivolto a enti pubblici, con particolare attenzione verso i Comuni, per far conoscere i vantaggi e gli incentivi contenuti nel Piano.
Nella foto il palazzo della Regione
S.I.