CAGLIARI – Mauro Pili aveva ragione. Inutile arrampicarsi sugli specchi e fare dichiarazioni, comunicati e note fondate sul nulla e all’unico scopo di difendere la solita bandierina del partito nazionale che non si interessa per niente (tranne che al momento del voto) delle popolazioni locali. Ed è cosi che, come anticipato dal Deputato di Unidos, Renzi ha ceduto una parte del mare italiano alla Francia proprio a ridosso della Sardegna. Dopo una serie di botta e risposta, arriva la conferma che questa cessione c’è stata anche se, almeno per adesso, i pescatori sardi possono operare in queste acque oramai di titolarità dei transalpini.
“Nessun problema per i pescatori sardi che – spiega l’agenzia Ansa – questo pomeriggio sono entrati nella zona di mare che i francesi avevano vietato la scorsa settimana. Una conferma delle rassicurazioni giunti dal ministro Martina sul fatto che i diritti di pesca restano immutati. L’accordo Italia-Francia sui nuovi “confini” internazionali nelle acque del nord Sardegna, non ancora ratificato dal Parlamento italiano, ha causato questa mattina la mobilitazione delle marinerie coinvolte, decise a salpare e oltrepassare il nuovo limite. Questa volta, a differenza della scorsa settimana, non sono stati fermati dalla capitaneria francese”.
“Schiena dritta, testa alta – esulta su Facebook il deputato di Unidos, Mauro Pili, che ha promosso la protesta di stamattina chiedendo la revoca dell’accordo – Ripristinato di fatto il confine. La mobilitazione sortisce il primo importante risultato, ora revoca di quello scandaloso accordo internazionale”.
Nella foto Mauro Pili