ALGHERO – L’area di Maria Pia situata tra l’edificato urbano di Alghero e la borgata di Fertilia è da sempre fonte di polemiche per la comunità algherese. Su quest’area si sono da sempre confrontate-scontrate due scuole di pensiero: quella “ambientalista” che vorrebbe realizzare un grande parco urbano e quella “pro urbanizzazione” che vorrebbe realizzare un nuovo insediamento turistico. Per dare uno sviluppo a quell’area nel 1984 l’allora assessore regionale al turismo della giunta Rojch, Martino Lorettu (dal giugno ’83 al settembre ’84) fece progettare un centro congressi allo scopo di rilanciare l’attività congressuale e dare una chiara vocazione a quell’area. A distanza di trent’anni quell’idea, al tempo accolta con grande entusiasmo, si è rivelata inadeguata come lo stesso politico aveva intuito vedendo la lentezza della sua realizzazione. Oggi quell’opera è un monumento dell’incapacità politica algherese. Nel lontano 1993 venne depositato in comune un piano di sviluppo dell’area, a firma dell’architetto Lugli dove erano previsti 4.000 posti letto, dopo un gran parlare, tale proposta venne scartata.
Nel 2000 l’amministrazione Baldino lancia la proposta di un Project-financing per realizzare un “Insediamento Turistico Alberghiero in area Maria Pia”. Venne presentata una proposta dalla Fabbroni ed Europrogetti e Finanza. L’imprenditoria locale si ribellò (si risvegliò il cane dell’ortolano) e nel 2002 con l’amministrazione Tedde un ordine del giorno fermò l’intervento.
Nel frattempo ad Alghero nacque la Facoltà di Architettura che si posizionò immediatamente sul versante “ambientalista”. Nel 2010 dopo “l’acquisizione” del Project-financing da parte di alcuni imprenditori algheresi l’intervento alberghiero riprese forza e la politica algherese, da sempre prive di idee, subì passivamente prendendo atto delle “novità”.
Nuova amministrazione nuove “idee”. Con l’avvento di un albergatore alla giuda della città torna di moda il grande parco urbano. Ma mentre la politica cittadina “gioca” e non sceglie coloro che occupano quei terreni senza alcun titolo pensano bene di dotarsi di un titolo usucapendo l’area.
Come se tutto ciò non bastasse nel novembre di quest’anno i nuovi titolari del Project-financing chiedono al Comune di Alghero quattromilioniemezzo di euro (4.547.000,00) a titolo di risarcimento danni per la mancata realizzazione dell’intervento.
Che dire: a Maria Pia gli interessi in ballo sono molti e diversi tra loro. L’unica cosa di cui gli algheresi possono essere sicuri è l’incapacità di fare scelte serie, senza “giocare” con la cosa pubblica, da parte della politica locale.
Federico Barbarossa