ALGHERO – Arriva il chiarimento del Parco di Porto Conte e nello specifico dell’unico oramai titolato (viste le dimissioni del Presidente e di fatto l’assenza di un Cda regolare) a parlare ovvero il direttore Mariano Mariani riguardo la notizia diffusa da Algheronews.it in cui veniva comunicato il licenziamento del personale [Leggi]. “Al fine di evitare imprecisioni, fraintendimenti e polemiche ritengo doveroso precisare-spiega il direttore del Parco Mariano Mariani- che l’azienda speciale ente gestore, fin dalla sua istituzione, non ha mai avuto una propria struttura diretta di Personale, eccettuato il Direttore. Tanto le figure tecniche ed amministrative (10 unità, compresi gli educatori ambientali), quanto gli operai addetti alla manutenzione delle infrastrutture, degli immobili e del verde pubblico (20 unità), hanno assicurato le loro prestazioni sulla base di contratti a termine ed a progetto.” Negli ultimi anni sulla base di una convenzione tra Parco e Ati/Ifras, nell’ambito dell’Accordo nazionale fra la stessa, Ministero del lavoro e Assessorato regionale del lavoro (la convenzione è stata successivamente prorogata sulla base di leggi regionali con scadenza ultima al 31.12.2016) è stato possibile usufruire di maestranze che hanno consentito al Parco di operare in diversi ambiti per la manutenzione di sentieri naturali, piste ciclabili, immobili in comodato d’uso. Percorso diverso ha invece riguardato i tecnici e gli amministrativi che hanno operato fino al 2014, sulla base di contratti di somministrazione attraverso società interinali e dal 2015 al 31.12.2016 anche loro sulla base della convenzione Ati/Ifras.
“Appare chiaro pertanto-evidenzia il direttore Mariani- come la questione del Personale del Parco esuli da questioni locali e sia strettamente legata ad una vertenza di dimensione regionale che vede coinvolti nel complesso oltre 500 dipendenti del Gruppo Ifras e molti Comuni della Sardegna che con Ifras hanno sottoscritto convenzioni analoghe a quella sottoscritta dal Parco di Porto Conte.La soluzione della vertenza Ati/Ifras è oggi sul tavolo della Giunta regionale e del Consiglio regionale. Da tempo, è noto che è intendimento dell’esecutivo regionale non confermare la convenzione Ati/Ifras e fare ricorso ad un bando di gara internazionale per i medesimi servizi con una clausola per la salvaguardia del Personale Ifras. Nelle more del bando, da notizie ufficiose, potrebbe essere concessa ad una proroga tecnica.”
“A prescindere dalla delicata situazione – conclude la direzione del Parco- già da diversi mesi il Parco, in stretto raccordo con il Comune di Alghero, ha già avviato un percorso amministrativo, nel quadro delle prerogative offerte allo stesso in quanto azienda speciale ed ente pubblico economico, per la soluzione delle criticità legate alle forme di precariato del Personale, che si sono protratte nel tempo, e per potersi dotare di una propria struttura diretta e stabile”. Di fatto resta forte la preoccupazione per una situazione gravissima che soprattutto ha visto i consiglieri comunali apprenderla dai mezzi di informazione e non direttamente dall’organo preposto ovvero il Consiglio Comunale. Questo mentre il Parco è ancora atteso da sfide che possano mettere in moto importanti progetti per il suo sviluppo al fine di creare economia e crescita. Ad oggi, nonostante gli annunci in campagna elettorale, l’ente di riserva che rientra (come l’Area Marina Protetta) tra le deleghe dell’assessore comunale all’Ambiente, attraversa il periodo più critico e difficile da quando è stato creato.
Nella foto un’assemblea del Parco
S.I.