NUORO – Avrebbero potuto fruttare più di 150mila euro le oltre 500 piante di cannabis indica coltivate ai piedi del monte Ortobene che sono state sequestrate ed estirpate in una operazione condotta, nei giorni scorsi, dalla stazione del Corpo forestale e di vigilanza ambientale di Nuoro in collaborazione con il Nucleo investigativo dell’Ispettorato forestale. Dopo diversi giorni di appostamento gli agenti hanno arrestato un diciannovenne nuorese, colto in flagranza di reato mentre trasportava dei bidoni di fertilizzante all’interno della piantagione. Il giovane, che non ha opposto alcuna resistenza, si trova ora agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero Ilaria Bradamante.
La coltivazione illegale era dotata di un impianto di irrigazione a goccia e di una recinzione elettrificata, alimentata da due centraline a batterie, per tenere lontano gli animali selvatici. Tutto il materiale ora sotto sequestro è a disposizione dell’autorità giudiziaria per gli accertamenti tecnici. Durante le operazioni di perlustrazione è inoltre stato rinvenuto un fucile a canne mozze calibro 12. Sull’arma – lubrificata, perfettamente funzionante e custodita in un involucro in gomma, proseguono le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Nuoro. L’azione si inquadra nella più ampia azione di tutela esercitata dalle donne e dagli uomini del Corpo forestale anche a sostegno dell’economia rurale, in virtù delle qualifiche di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza.
Nella foto la marijuana sequestrata
S.I.