ALGHERO – “Acquisito e presentato lo studio di Nomisma, il Consiglio Comunale potrà ora fare le conseguenti scelte sui principi che orientano il Piano Urbanistico Comunale per accompagnare finalmente il progetto alla sua adozione. E penso che l’Amministrazione possa e debba farlo presto, entro l’anno, acquisendo il lavoro già fatto.
Come noto, gli assetti ambientali, storico-culturali e insediativi contenuti nel piano sono frutto di un lungo processo di co-pianificazione tra la Regione e l’amministrazione comunale stabilito nel protocollo d’intesa firmato in data 30 luglio 2014. La proficua sperimentazione della nuova metodologia di confronto con la Regione ha assicurato, oltre al costante confronto con la struttura tecnica dell’Assessorato regionale, una notevole semplificazione e razionalizzazione delle complesse procedure ordinariamente stabilite per la definitiva approvazione dei piani urbanistici comunali e dei loro strumenti attuativi.
Costituiscono infatti parte integrante del piano gli elaborati relativi all’intero quadro della conoscenza validati dalla Regione fin dal marzo 2019. Oltre la metà del PUC è di fatto già approvato e non è modificabile se non con un nuovo processo di co-pianificazione. Da quel protocollo del 2014 è scaturito anche il Piano di valorizzazione e Conservazione dell’Area di Bonifica, l’adeguamento degli strumenti urbanistici comunali al Piano Paesaggistico Regionale, al Piano di assetto Idrogeologico e al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali, al preliminare del PUC. Tutti atti necessari, elaborati e approvati negli scorsi anni per adeguarsi alle norme nel frattempo entrate in vigore, che consentono però adesso di correre verso l’adozione e l’approvazione.
Il ringraziamento va agli assessori passati e presenti, Antonello Usai, Alessandro Balzani, Emiliano Piras e Roberto Corbia, per l’immenso lavoro fatto, ora da completare con l’istituzione dell’ufficio del piano, fino alla prossima adozione.
I fabbisogni abitativi e turistici, demografici e produttivi, indicano la prospettiva. Una città in cui la popolazione invecchia e si riduce, con tasso di natalità dello 0,8%, con circa 40.000 posti letto in seconde case, spesso vuote, e difficoltà a trovare case in affitto per le giovani coppie, tanto da far coniare lo slogan: “Case senza gente, gente senza case”. Una città però anche con grandi potenzialità che ha bisogno di nuovi investimenti strategici: dalla diversificazione economica, all’imprenditorialità, alla riqualificazione urbana, alle infrastrutture e ai servizi, anche turistici, ambientali e culturali, che possono renderla città di grande qualità della vita, tutto l’anno.
L’attuale amministrazione ha davvero l’occasione di rendere finalmente operativo il piano che Emilio e Paolo Zoagli hanno elaborato per conto dell’Amministrazione, di tutte le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi trent’anni, affiancati da un team tecnico di consulenti, funzionari, architetti, urbanisti ed esperti che potranno ora condurre il Consiglio Comunale verso l’approvazione dello strumento urbanistico, a cui tutti potranno contribuire, maggioranza e opposizione, associazioni e cittadini.
Un piano moderno deve essere capace di aggiornarsi, di aggiungere o modificare parti della sua struttura per rispondere adeguatamente alle continue e alle volte imprevedibili condizioni del contesto economico e sociale, e questo percorso è l’anima di un progetto continuo di innovazione della città e della sua classe politica.
Ma ora va adottato.
Dovrà avere il nome di Emilio e Paolo Zoagli. Sarà il Piano Urbanistico della Città”
Mario Bruno