Meta, pessima eredità: restart

ALGHERO – “Nel ringraziare il direttore uscente della Fondazione Meta, non possiamo non fare alcune precisazioni riguardo la generale condotta di tale organismo. A partire dal principio, quando fu creata e venne subito etichettata dalla Sinistra (quella di allora che fa sempre capo a quelli di oggi) come un “carrozzone”, salvo poi essere presa d’assalto proprio da coloro che la definirono in tale modo”. Cosi da Forza Italia Alghero riguardo la Fondazione Meta e la condizione in cui si trova l’Ente dopo cinque anni di Amministrazione Bruno.

“Ma, superato quel periodo, abbiamo assistito con le future gestioni, in particolare quella targata dall’amministrazione uscente di Sinistra, ad un utilizzo maldestro e finalizzato, come abbiamo detto più volte, unicamente a fare “cassa elettorale” e non a creare dei veri percorsi virtuosi utili a creare ricadute per tutto il territorio. Nel campo delle manifestazioni e spettacoli, si è subito pensato di tenere “ai box” alcuni capaci operatori, salvo poi non riuscire a creare niente di solido e di valore per attirare nuovi flussi turistici. Senza dimenticare il grave errore di non percorrere la strada della promozione attraverso le fiere europee e pure le connessioni con i territori collegamenti tramite l’aeroporto di Alghero”.

“Depotenziati anche i rapporti con la Catalogna che non hanno fatto alcun passo avanti, ma si sono mantenuti nei livelli già raggiunti dalle virtuose precedenti amministrazioni di Centrodestra. Altra negatività, riportata pure dal direttore uscente, è stata la mancata creazione di un vero filo diretto con il comparto produttivo. E questo nonostante sia stato indicato come presidente la guida della Confcommercio provinciale. Indicazione che era stata sbandierata proprio come passaggio utile a dare il giusto spazio decisionale al cosi detto “comparto produttivo”. Invece, niente di questo si è avverato. Tutto è proceduto dell’ordinarietà delle cose a parte, come detto, l’eccessivo e spropositato utilizzo di esborso di denari per manifestazioni che poco o niente hanno lasciato al territorio come ricadute utile per creare economie e posti di lavoro”.

“Ultimo, ma non ultimo, il “sistema museale”. Anche in questo caso dobbiamo dare atto al direttore uscente di essere stato sincero nell’ammettere l’ennesimo obiettivo mancato. Eppure, visto il suo passato, doveva essere il primo traguardo da tagliare e non l’opposto ovvero non riuscire a rendere produttivo un segmento fondamentale per la Fondazione. Ovviamente non è solo una criticità connessa all’Ente, ma alla Cultura tutta e in generale alla promozione del territorio. I musei, voluti con grande sforzo e visione dall’allora Sindaco Marco Tedde, devono essere valorizzati insieme a tutto il patrimonio storico e archeologico per ampliare l’offerta turistica oggi ridotta ai minimi termini dove una Festa dei Colori (che per fortuna c’è) diventa quasi l’unica attrattiva dell’estate vista la disastrosa condizione in cui è stato lasciato il settore dove la programmazione, neanche a dirlo, è stata fatta anche a lunga scadenza, unicamente per motivi elettorali. Menzione a parte va fatta per il personale. Vera positività della Fondazione deve trovare le giuste garanzie per poter operare al meglio e, nei settori strategici, pure potenziata. E per questo motivo, è doveroso segnalarlo, le casse sono lasciate praticamente vuote”.

“Nonostante una generale condizione di difficoltà, non ci tiriamo indietro e tramite le migliore forze che potremmo mettere in campo garantiamo di dare il massimo affinché la Fondazione Meta e dunque una delle colonne dell’Amministrazione Comunale sia rimessa in sesto e pronta per raggiungere gli obiettivi prefissati e indicati in campagna elettorale”.