CAGLIARI – Non si discutono il dovere di contribuire all’azione di salvataggio di vite umane e l’impegno a garantire la più adeguata accoglienza ai migranti che sbarcano in Sardegna, ma deve essere rispettato il limite riposto nell’equa ripartizione fra le regioni, che assegna alla Sardegna la quota del 2,96%. Questo in sintesi il concetto che emerge dalla lettera inviata quest’oggi dal Presidente Francesco Pigliaru, che già più volte si è espresso pretendendo il rispetto delle quote, al Ministro degli Interni Angelino Alfano.
“Qualsiasi problematica organizzativa in un’isola ha una doppia valenza in quanto è più difficile sopperire ai problemi con risorse fisiche confinanti o attraverso lo spostamento di persone verso altre regioni” scrive Pigliaru chiedendo di “accelerare l’adozione di provvedimenti che sollevino l’Amministrazione Regionale (che come noto si sostiene con compartecipazione erariale) da costi impropri sia nell’assistenza in porto che nelle fasi operative dell’accoglienza, specialmente dei minori stranieri non accompagnati”.
Infine, il Presidente della Regione richiede al Governo che con urgenza si trovino forme di facilitazione per le Amministrazioni locali che offrono il loro contributo nella prima accoglienza, sia nei vincoli finanziari che nei limiti amministrativo burocratici e che venga accolto quanto sottolineato dalla Conferenza delle Regioni e dall’ANCI, ai fini di un’accoglienza più adeguata e diffusa.
Nella foto migranti in strada a Cagliari
S.I.