CAGLIARI – Secondo l’ex sindaco di Alghero, che per la seconda volta è intervenuto nella fase delle dichiarazioni di voto, annunciando il suo voto contrario, il dato più rilevante di questa discussione è lo scivolone delle opposizioni, che ha proposto una mozione di sfiducia ancorandola non a questioni di sostanza, ma ad inadempimenti formali che sono stati ampiamente sanati dal Ministro Calderoli con l’inserimento del tema insularità nel disegno di legge sulla autonomia differenziata. Una vera e propria “eterogenesi dei fini”. Tedde ha sottolineato a chiare lettere che la mozione è strutturata in modo errato, con le conclusioni relative alla sfiducia che non sono supportate da motivazioni sufficienti e proporzionate. Non è possibile ipotizzare la sfiducia al Presidente della Regione motivandola sulla base dell’espressione di un parere non condiviso. Se un atto simile fosse stato proposto in un procedimento giudiziario sarebbe stato dichiarato inammissibile e non infondato. Perché non entra nel merito dei problemi ma è ancorato a questioni formali e di rito: un parere.
Avremmo preferito, invece discutere di programma di fine mandato, di obbiettivi programmatici da attuare a favore della Sardegna e dei sardi.
Da oggi si impone l’esigenza di marciare uniti per mettere in campo proposte serie per l’attuazione del principio di insularità. Non si può perdere questo treno. E, rivolgendosi al Presidente, Tedde ha chiesto che una volta per tutte si nomini il team di esperti che dovrà supportare il Governo regionale e la Commissione speciale per l’insularità nell’elaborazione degli strumenti normativi che servono per dare anima e corpo al principio di insularità.
Secondo l’ex sindaco di Alghero, che per la seconda volta è intervenuto nella fase delle dichiarazioni di voto, annunciando il suo voto contrario, il dato più rilevante di questa discussione è lo scivolone della maggioranza, che ha proposto una mozione di sfiducia ancorandola non a questioni di sostanza, ma ad inadempimenti formali che sono stati ampiamente sanati dal Ministro Calderoli con l’inserimento del tema insularità nel disegno di legge sulla autonomia differenziata. Una vera e propria “eterogenesi dei fini”. Tedde ha sottolineato a chiare lettere che la mozione è strutturata in modo errato, con le conclusioni relative alla sfiducia che non sono supportate da motivazioni sufficienti e proporzionate. Non è possibile ipotizzare la sfiducia al Presidente della Regione motivandola sulla base dell’espressione di un parere non condiviso. Se un atto simile fosse stato proposto in un procedimento giudiziario sarebbe stato dichiarato inammissibile e non infondato. Perché non entra nel merito dei problemi ma è ancorato a questioni formali e di rito: un parere.
Avremmo preferito, invece discutere di programma di fine mandato, di obbiettivi programmatici da attuare a favore della Sardegna e dei sardi.
Da oggi si impone l’esigenza di marciare uniti per mettere in campo proposte serie per l’attuazione del principio di insularità. Non si può perdere questo treno. E, rivolgendosi al Presidente, Tedde ha chiesto che una volta per tutte si nomini il team di esperti che dovrà supportare il Governo regionale e la Commissione speciale per l’insularità nell’elaborazione degli strumenti normativi che servono per dare anima e corpo al principio di insularità.