ALGHERO – Portare i colori, i suoni, i canti e le tradizioni dell’isola a Barcellona. È “Navigantes – La nave dell’identità”, progetto ideato e realizzato dalla Fondazione Maria Carta con il sostegno della Regione Sardegna e la partecipazione del Comune di Alghero. Dall’8 al 10 ottobre prossimi, con un viaggio che partirà da Porto Torres, una delegazione di circa 500 persone con i costumi e le maschere tradizionali di tutte le aree dell’isola sarà protagonista dell’inedita e originale iniziativa, che richiamerà l’attenzione dei media internazionali. L’evento può contare sulla collaborazione di Adifolk (Associazione per la diffusione della cultura popolare catalana nel mondo) e di Ufi (Unione Folklorica Italiana) e Fitp (Federazione Italiana Tradizioni Popolari).
Il progetto “Navigantes – La nave dell’identità” è stato presentato questa mattina alla stampa nell’ufficio di rappresentanza del Comune di Alghero in piazza Porta Terra. Sono intervenuti il sindaco Mario Conoci, il presidente della Fondazione Maria Carta Leonardo Marras, Ivan Besora Roig, presidente di Adifolk (Associazione per la diffusione della cultura popolare catalana nel mondo), affiancato dal collega Oriol Ramirez Carol. E poi Joan-Elies Adell, addetto culturale della delegazione del Governo catalano in Italia, Mino Meloni e Lino Cordella, rispettivamente presidente nazionale e regionale di Ufi (Unione Folklorica Italiana), Valentina Spano (Fitp – Federazione Italiana Tradizioni Popolari), Claudia Sotgiu, presidente del Circolo dei Sardi di Barcellona, Maria Julia Fernandez, direttore per la Sardegna della Compagnia Grimaldi, e Franco Arcamone, segretario della Banda musicale “Dalerci”. Ha inoltre preso la parola il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais.
Il saluto del presidente Solinas. L’iniziativa è stata salutata con un messaggio dal presidente della Regione Sardegna Christian Solinas. «Saluto con affetto gli organizzatori di questa interessante e preziosa iniziativa, che si concretizzerà con una grande operazione di scambio culturale, di amicizia e fraternità tra il popolo sardo e quello catalano – scrive Solinas –. Il mare, che per millenni ha rappresentato un ostacolo nei confronti del resto del mondo, diventa così una pista, anzi un’autostrada per collegare popoli e culture, per creare e rinsaldare amicizia e solidarietà tra popoli. Sono certo che le adesioni a questa iniziativa saranno numerose e qualificate, e che l’edizione di quest’anno potrà essere la scintilla di un rinnovato scambio e incontro tra sardi e catalani».
Le dichiarazioni. «”Navigantes” è un progetto che nasce in occasione dell’Aplec, il festival internazionale della cultura catalana, nel 2021 organizzato da Adifolk proprio nella nostra città – ha ricordato il sindaco Conoci –. Alghero è sempre stata una porta tra diverse culture e la Fondazione Maria Carta sta mettendo un impegno straordinario in questa iniziativa».
«Il nostro viaggio inizia già oggi, con la presentazione del progetto – ha spiegato Leonardo Marras, presidente della Fondazione –. Per mare nel passato hanno viaggiato i nostri nonni e i nostri bisnonni, oggi facciamo viaggiare la nostra identità. La presentazione avviene adesso perché vogliamo dare il tempo a chi vuole di organizzarsi e partecipare. Con Ufi e Fitp abbiamo coinvolto i vari gruppi, in rappresentanza di più di 60 comuni di tutta l’isola. Avremo i costumi, i Mamuthones, i tamburini di Oristano, le launeddas, i tenores e anche le maschere, una delle rappresentazioni massime della nostra cultura». Il progetto “Navigantes – La nave dell’identità” è finanziato dalla Regione Sardegna. I gruppi dei Manuthones, come anche altri, verranno a titolo totalmente gratuito. Alghero sarà rappresentata dalla Banda musicale “Dalerci”.
«Con l’evento di ottobre ricambieremo l’accoglienza che ci aveva dato Alghero nel 2021 – ha detto (in catalano) Ivan Besora –. Quella giornata è stata davvero importante, soprattutto per creare una rete culturale e istituzionale con la Sardegna. Sarà insomma un piacere accogliere la nave». «Il nostro compito è creare ponti culturali. Sarà un’occasione unica e importante per mostrare alla società catalana la bellezza della terra sarda», ha aggiunto Joan-Elies Adell.
In conclusione, ha preso la parola il presidente del Consiglio regionale Michele Pais. «”Navigantes” è un progetto che esalta storia e identità, elementi che costituiscono la ricchezza di un popolo. Ma anche una bella sinergia tra pubblico e privato, con l’obiettivo di renderla stabile».
E infatti il viaggio programmato per il prossimo ottobre potrebbe non restare isolato. «C’è un sogno. Non c’è solo il mare, l’altra strada è il cielo – ha annunciato Leonardo Marras –. L’idea per il 2024 è di partire con tre “aerei dell’identità” da Cagliari, Alghero e Olbia e “invadere” una città italiana che ha ospitato nel tempo molti nostri emigrati».
“Navigantes – La nave dell’identità”. L’obiettivo è far viaggiare l’identità della Sardegna. Si inizia dal mare, un fatto naturale viene spontaneo pensare, dal momento che si tratta di un’isola. Ma la Sardegna viaggia già per mare con i suoi emigrati, costretti a lasciare la loro terra per lavorare o perché scelgono di cercare nuove opportunità, affrontando nuove esperienze lontano da casa. Stavolta però a viaggiare per mare saranno i segni e gli elementi più caratterizzanti la cultura, le tradizioni e la specificità della gente di Sardegna. “Una nave dell’identità”, per l’appunto. Carica di una significativa rappresentanza di quanti si adoperano per mantenere vive e ancora fortemente radicate le tradizioni più genuine della cultura sarda e in particolare del suo irripetibile patrimonio etnomusicale.
Ecco allora la Sardegna con la sua cultura, la fantasmagoria degli abiti tradizionali, i suoni ancestrali di strumenti come le launeddas, il canto unico delle quattro voci maschili del tenore. Una cultura che vuole aprirsi definitivamente al mondo e farsi conoscere negli angoli dell’Europa dove è stata data ospitalità a tanti nostri emigrati, che non si sono dimenticati della loro isola.
Il viaggio, grazie a un accordo con la compagnia navale Grimaldi, partirà da Porto Torres l’8 ottobre alle 10 e farà tappa a Barcellona. Una destinazione scelta non a caso. La Catalogna, infatti, rappresenta un esempio forte di promozione e salvaguardia dei valori identitari di una vera e propria nazione che porta in giro per l’Europa eventi spettacolari di grande impatto. La “Nave dell’identità” persegue questo stesso obiettivo. A Barcellona la carovana sarda troverà l‘abbraccio della città grazie a una fitta e capillare sequenza di esibizioni, che invaderanno le vie della capitale catalana e permetteranno di far conoscere il valore della nostra cultura. La delegazione sarda sbarcherà così nella mattina del 9 ottobre per essere ricevuta dai responsabili di Adifolk, che nel 2021, come prima ricordato, aveva organizzato ad Alghero una analoga manifestazione dedicata alle espressioni della cultura, dei balli e delle musiche tradizionali della Catalogna (Aplec). In quell’occasione la Fondazione Maria Carta aveva siglato con Adifolk un accordo di collaborazione per promuovere le culture e le tradizioni popolari di Sardegna e Catalogna. Nel pomeriggio del 9 ottobre i gruppi sardi si esibiranno per le vie di Barcellona. Alle 20 è previsto l’imbarco, con il rientro a Porto Torres il giorno successivo alle 10.