ALGHETO – Altra tegola sulla sanità algherese. “Da Oggi anche la Chirurgia di Alghero chiude di fatto i battenti . È vergognoso, che anche questa unità operativa non possa più dare risposte a causa della carenza di medici. Purtroppo sì tratta dell’ultimo in termini di tempo, crollo strutturale della macchina della Sanità Sarda e Sassarese. situazione non riguarda solo alghero ma la gran parte degli ospedali del territorio a macchia di Leopardo Ci si domanda se nei cittadini vi sia la consapevolezza dello scempio che è in atto per distruggere la sanità”. Così Paolo Dettori della funzione pubblica della Cgil riguardi la conduzione Dore più precaria della sanità algherese.
“Lunedì prossimo le Sigle confederali incontreranno ancora una volta l’assessore alla sanità Antonio Nieddu, che martedì scorso era stato informato, dalla fp Cgil della imminente possibilità di chiusura ma è stato evidentemente un buco nell’acqua. La risposta laconica che continuano a dare è che non vi sono specialisti. Martedì prossimo ci sarà un sit-in, sotto la sede dell’Ars a Cagliari ma è chiaro che il problema ha ben più vasti confini: Aou di Sassari a tutt’oggi non ha un Direttore Generale che sia in grado di assumersi la responsabilità di portare la più grande Azienda sanitaria del Nord Sardegna fuori dal pantano e dall’immobilismo nel quale si trova. SOLO PER FARE QUALCHE ESEMPIO : vi sono interi reparti guidati NON da Responsabili di Ruolo ma da facenti funzioni, Molte attività ambulatoriali non hanno ripreso, le strutture ospedaliere sono fatiscenti, Dirigenti medici con enorme surplus di orario e ferie arretrate. Non è più solo un problema di mancati riconoscimenti economici madi malessere lavorativo di cui i più deboli rischiano di pagare il conto: e non certo per colpa dei lavoratori: medici infermieri e ooss che continuano a lavorare nonostante tutto con dedizione e spirito di sacrificio. Aspettiamo Risposte chiare: le promesse non sono più accettabili, i cittadini devono sapere in quali condizioni tutti gli operatori della Sanità si trovano a lavorare se si arriverà allo sciopero generale”