ALGHERO – Quella libertà si chiama indipendenza politica, economica e giustizia sociale: libertà che significa che i sardi debbano essere prima di tutto padroni della loro terra, arbitri dei propri destini.” Così scriveva oltre 50 anni fa Antoni Simon Mossa con un pensiero oggi più attuale che mai.
La sezione del Psd’Az di Alghero Antoni Simon Mossa lancia un appello e chiede aiuto a tutti gli algheresi e a tutti i sardi per bloccare le scellerate decisioni di uno stato che continua imperterrito nel suo disegno criminale volto a trasformare questa terra in una pattumiera dove scaricare le scorie nucleari prodotte in Italia.
Questa non e’ una battaglia di destra o di sinistra , ma una lotta che i sardi devono portare avanti uniti per difendere una Regione che ha una storia e una cultura millenaria e non può essere trattata alla stregua di una discarica sulla quale riversare gli scarti prodotti altrove.
Abbiamo subito per secoli decisioni calate dall’alto che oggi non possiamo più sopportare. Il disboscamento della nostra terra per far marciare le ferrovie piemontesi, il tributo pesantissimo delle migliaia di sardi morti nelle guerre italiane, 35.000 ettari di terra occupati dal 65% dalle servitù militari italiane, i 20.000 chilometri quadrati di mare che vengono interdetti a navigazione e pesca durante le esercitazioni, sono solo alcuni esempi delle prevaricazioni che lo stato italiano perpetra nei confronti di questa terra.
Abbiamo un gap economico, mai compensato, determinato dalla nostra insularità, paghiamo l’energia molto più cara in confronto al resto d’Italia e a questo i sardi reagiscono con l’ orgoglio insito nel loro DNA nel tentativo di produrre benessere che lo stato italiano vuole definitivamente negarci.
Vuole sopprimere la crescita economica mostrando arroganza e disprezzo nei confronti della volontà di un popolo che si e’ espresso con un referendum e con una Legge regionale che vieta in maniera categorica il transito e il deposito di scorie nucleari sul suo territorio.
La nostra economia si basa su agricoltura, turismo, abbiamo beni archeologici che indicano una civiltà più antica della Magna Grecia: perché uno stato patrigno deve mortificarci mentre cerchiamo di risollevarci da una crisi economica senza precedenti?
La scelta di individuare i 14 siti in Sardegna e’ avallata dal ministro Stefano Patuanelli dello sviluppo economico e dal ministro Sergio Costa dell’ ambiente, ma la nostra battaglia sarebbe stata la stessa anche se a dirigere quei ministeri ci fossero stati altri partiti e altre parti politiche, ed e’ per questo che il nostro appello va ai sostenitori di tutti i partiti di cui i due ministri sono espressione.
Dimostrate che queste sono battaglie molto più importanti di quelle strumentalmente portate avanti contro uno strumento urbanistico volto a far rinascere la Sardegna e dimostrate che tenete più alla terra che vi ha dato i natali che ai diktat che vi arrivano dal governo centrale. Dimostrate che il vostro pregiudizio nei confronti di chi non appartiene alla vostra parte politica e’ superabile e soprattutto dimostrate di non far parte di quelli che pur di assecondare i governi centrali fanno il male di questa terra.
La posizione dura e coraggiosa assunta dal Presidente di tutti i Sardi, Christian Solinas, a difesa e tutela della Sardegna deve essere la posizione di tutti noi, senza distinzioni.
Sezione del Psd’Az di Alghero Antoni Simon Mossa