ALGHERO – Anche nella giornata di ieri sono circolate le voci di possibili dimissioni di Mario Bruno. Il sindaco avrebbe manifestato la volontà di lasciare dopo richieste, ritenute pretestuose ed eccessive, da parte dell’Udc. Ma poi, sembra convinto da qualche assessore e consigliere, ha deciso, ancora una volta, diremmo l’ennesima, di comunicare, ovviamente tramite facebook, di “andare avanti”. Un motto nato per esplicitare la volontà di perseguire a costruire grandi cose e non per palesare le proprie difficoltà e manifestare la scelta di galleggiare nonostante tutto o tutti. Un messaggio, o meglio post, che Bruno ha già scritto diverse volte. Praticamente identico. Ogni volta che traballa, vengono innalzati i vessilli di una presunta ottima azione amministrativa, dei tanti progetti realizzati e altrettanti da compiere. Per la verità ciò contrasta in maniera netta col pensiero comune degli algheresi, ma tant’è. La politica è fatta, anche, di numeri. Finchè avrà quelli per governare, potrà, “andare avanti”.
“Essendo già nella fase operativa delle concretizzazioni, con tantissimi cantieri pubblici che stanno per essere avviati, grazie a un lavoro di programmazione e reperimento risorse nella prima parte della consiliatura, qualcuno pensa di poter mandare a casa questa Giunta per poter riprendere comodamente, dopo almeno nove mesi di commissariamento, il nostro lavoro”, cosi Mario Bruno che continua “per capirci, dai venti cantieri nelle scuole (19 interventi di manutenzione uno per ciascuna scuola e 1 per la realizzazione di nuova scuola con auditorium musicale), alla piscina coperta, alla riqualificazione del municipio, alla circonvallazione, all’asilo nido, al ponte di Fertilia, alla bonifica dell’Arenosu e tanti, tanti altri. Tutti in fase di accantieramento tra il restante 2017 e la prima parte del prossimo anno. Ecco, noi non abbiamo trovato niente. Nessuna programmazione e pochissime risorse. Abbiamo lavorato per la città. A giorni firmeremo l’ordinanza per avviare il nuovo sistema di raccolta di rifiuti, contemporaneamente a una grande campagna per la differenziata, capillare e incisiva. Stiamo stanziando tutte le risorse possibili per il decoro urbano”.
“L’Area ex Iacp può costruire circa 70 alloggi per case popolari, già finanziati. Molto c’è da fare, ma moltissimo è in fase di definizione. Ed è per questo che andremo avanti. Anche se proprio per questo in molti vogliono la spallata e la giustificano con tante amenità. La spallata che equivarrebbe a star fermi per un altro anno. Noi ci siamo, con tutto il nostro impegno e la nostra determinazione. E con molta pazienza. Certo, non a tutti i costi”, cosi chiude Bruno. Per dovere di cronaca, non si tratterebbe di un anno, ma qualche mese in meno e soprattutto non si starebbe fermi, ma, più o meno, come adesso, ovvero con una condizione “commissariale” che invece di essere latente sarebbe palese e legittima. E, forse, con qualche connessione in più con la Regione.
Infine, nessun riferimento alle proposte programmatiche dell’Udc. Quasi che non fossero neanche considerate. Ma, come scritto nel documento diffuso ieri [Leggi], tali richieste sono chiare e perentorie con anche l’indicazioni di termini temporali (entro il 30 luglio lo sgombero dell’ex-caserma e il potenziamento di Secal) ed entro settembre gli altri punti. E’ chiaro che più che “andare avanti” Bruno vuole andare alla verifica dei numeri in Consiglio. Ad oggi ottemperare a quelle richieste è quasi impossibile, ma il Sindaco ci ha abituato, in questi mesi, a delle sorprese. Vedremo se anche queste volta, forte dei titoloni, riuscirà a “intrappolare” l’Udc.
Nella foto il sindaco Mario Bruno
S.I.