CAGLIARI – Con due recenti provvedimenti della Giunta e del Presidente della Giunta Regionale la Regione Sardegna ha nominato il nuovo Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna, affidando l’importante incarico ad un ex dipendente dell’UE oggi in pensione. Un pratica ampiamente diffusa in passato, oggi vietata dalla legge n. 135 del 2012. E’ il Vice capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale ad intervenire sulla questione con un’interrogazione tesa a far luce sulla grave violazione, firmata da tutto il Gruppo di Forza Italia.
“Nel giugno scorso Pigliaru ha firmato un provvedimento con il quale, violando i divieti posti dalla legge n. 135 del 2012, ha conferito l’incarico di Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna ad un soggetto già in quiescenza retribuita. La stessa norma – spiega l’esponente azzurro – consente il conferimento d’incarichi dirigenziali a soggetti già collocati in pensione solo se a titolo gratuito e per un periodo di tempo non superiore ad un anno. In questo caso, invece, la Regione Sardegna per mano del suo Presidente e della Giunta, ha conferito un incarico che prevede un compenso annuo di 123.950,40 euro”.
“Un comportamento reso ancor più grave – evidenzia l’ex Sindaco di Alghero – dalla circostanza che il soggetto interessato ha dichiarato l’assenza di cause d’incompatibilità e dal fatto che le norme violate sono state introdotte per evitare che le pubbliche amministrazioni continuino ad avvalersi di dipendenti collocati in pensione aggirando l’istituto della quiescenza ed impedendo di fatto che gli incarichi di vertice siano occupati da dipendenti più giovani. Un agire amministrativo che, purtroppo, è in linea con le nomine “creative” e illegittime di Direttori Sanitari e amministrativi in alcune Aziende Sanitarie. Pigliaru – conclude Marco Tedde – dovrà spiegare per quale motivo la Regione Sardegna non rispetti le norme nazionali.
S.I.