ALGHERO – Nuova vita per la pineta dell’Arenosu. Nei giorni scorsi la Giunta comunale algherese guidata dal sindaco Mario Conoci ha approvato il progetto definitivo – esecutivo relativo al primo lotto funzionale dei lavori relativi alla bonifica dell’ex campo nomadi. Un progetto che ammonta a 754.624, 73 euro, con fondi provenienti dalla Regione tramite il Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020. “Un iter lungo e difficoltoso al quale la struttura comunale ha lavorato instancabilmente per strappare al degrado e restituire una porzione importante di territorio alla libera fruizione degli algheresi” ha voluto sottolineare il primo cittadino. La svolta è arrivata nel mese di febbraio con l’approvazione della proposta di Piano Operativo di Bonifica e il successivo via libera della conferenza di servizi. È di questi giorni, invece, la delibera della Giunta comunale che ha approvato il progetto redatto dalla società Lithos Srl.
Si completa così il percorso di recupero di un’area verde di straordinario pregio, iniziato nel 2015 con lo sgombero del campo rom e proseguito negli anni successivi con ulteriori interventi. In particolare, nel 2020 nel corso dei lavori di caratterizzazione e messa in sicurezza sono stati rimossi oltre 200 tonnellate di rifiuti. «Le procedure sono molto complesse – dichiara l’assessore all’Ambiente Andrea Montis – e per questo ringrazio gli uffici e in particolare l’ingegnere Azara per la grande professionalità con cui ha gestito il complesso procedimento. A breve si potrà finalmente dare avvio all’ultimo step di lavori e a prescindere dai tempi necessari, che non sono mai dichiarabili con certezza, i terreni dell’Arenosu potranno essere restituiti alla collettività».
Soddisfazione espressa anche dall’assessore Antonello Peru. «L’importante intervento di bonifica che sarà realizzato in sinergia con l’Assessorato all’ambiente – commenta il delegato alle Opere Pubbliche della Giunta Conoci – permetterà di restituire alla cittadinanza un importante polmone verde che per troppo tempo era stato trascurato».