CAGLIARI –”Diamo gambe alla Città metropolitana di Sassari”-. Il Consigliere regionale Marco Tedde interviene ancora una volta sulla necessità di dare attuazione alla legge istitutiva della Città metropolitana di Sassari. E sulla esigenza che nelle more alla Rete metropolitana del Nord Sardegna in attuazione della legge regionale 9 marzo 2022, n. 3, art. 2, comma 5, vengano assegnate le medesime risorse destinate alla Città metropolitana di Cagliari. “La mancata attuazione della Città Metropolitana di Sassari non consente al territorio del Sassarese di fruire dei finanziamenti del PON Metro e del PNNR riservati alle città metropolitane. Ampliando ulteriormente il divario fra il Sud e il Nord dell’isola –denuncia l’ex sindaco di Alghero-.” Tedde ritiene che il Consiglio regionale debba in tempi rapidi intervenire per approvare una norma che allinei la legge istitutiva della Città Metropolitana allo Statuto della Regione Sardegna che all’art. 43 prevede che per la modifica delle circoscrizioni e delle funzioni delle province le popolazioni di ciascuna delle province interessate debbono potersi esprimere con referendum.
“Dalla sentenza della Corte Costituzionale che nel marzo dello scorso anno ha dichiarato inammissibile il ricorso del Governo contro la legge regionale di riforma degli enti di area vasta traspare comunque che il nuovo assetto territoriale della Sardegna è claudicante sotto il profilo della sua conformità allo Statuto regionale –sottolinea l’esponente politico-.” . Ma nel frattempo secondo Tedde la Regione deve intervenire affinché alla Rete Metropolitana di Sassari vengano assegnate le medesime risorse destinate alla Città metropolitana di Cagliari.
La Rete Metropolitana di Sassari purtroppo sta “arrancando” e sta perdendo opportunità e potenzialità di crescita con una grave sperequazione rispetto alla città metropolitana di Cagliari quantificabile in qualche centinaia di milioni di euro. “Urgentemente in attuazione della legge regionale 3 del 2022 occorre intervenire in chiave riequilibratrice fra le due aree metropolitane regionali, al fine di consentire al territorio sassarese di non restare ai margini dello sviluppo e di compensare la mancata partecipazione del territorio metropolitano al PNRR ed al nuovo ciclo della programmazione 2021-2027 –chiude Tedde-“.