ALGHERO- “Si va verso la realizzazione del nuovo ospedale di San Gavino, ora siam certi che da parte della Giunta regionale verranno emanati atti in linea con gli impegni assunti per il nuovo ospedale di Alghero”. L’ex sindaco di Alghero Marco Tedde così commenta la firma del contratto con cui l’Ats ha affidato alla società Inso, aggiudicataria dell’appalto, l’esecuzione dei lavori della nuova struttura di San Gavino finanziata con 68 milioni di euro dalla Giunta Pigliaru che in corsa aveva dimenticato il nuovo ospedale di Alghero.
Secondo Tedde, per restituire efficienza alla sanità della Provincia di Sassari in generale e di Alghero in particolare occorre dare gambe al 1° livello per Alghero-Ozieri, previsto dalla riforma approvata dal Consiglio Regionale nell’ottobre del 2017, che avrebbe dovuto vedere la luce entro il 31 dicembre 2018, che prevedeva il mantenimento delle discipline e servizi già esistenti e conteneva anche l’impegno -disatteso- di avviare dal 2018 un programma di potenziamento e di avvio di nuovi servizi. Ma la riforma prevedeva anche la realizzazione del nuovo ospedale di Alghero. “Non è sufficiente -sottolinea Tedde- limitarsi a pensare al potenziamento dell’ospedale di Alghero, che potrebbe essere utile nel breve-medio termine. Occorre ragionare in termini di prospettiva per i prossimi decenni e avviare le procedure per la realizzazione del nuovo ospedale utilizzando parte dei 243 milioni di euro dell’accordo Ministero – Regione Sardegna del 2016. Un ospedale per la cui localizzazione era stata prevista una variante urbanistica “ad hoc” approvata nel 2007 dal Centro destra algherese –ricorda l’ex sindaco di Alghero-“.
Secondo l’esponente di Forza Italia occorre dare corpo al piano di fattibilità per il nuovo ospedale algherese, costato circa 900 mila euro, che è stato invece utilizzato per il nuovo ospedale di San Gavino Monreale che ha anche ottenuto un finanziamento di 68 milioni. “Siamo certi che la nuova Giunta regionale saprà finalmente dare gambe ad un impegno consacrato da atti ufficiali del Consiglio Regionale, che potrà ridare dignità alla sanità di un territorio depotenziata da anni di abbandono –chiude Tedde-.”