ALGHERO – “Bisogna capire che la nostra terra ha bisogno di rispetto, questo punto fermo è la base per costruire un modello di sviluppo che possa consentirci di migliorare la nostra economia e poter vivere senza troppe privazioni in armonia con il paesaggio. “Paesaggio” questo termine così discusso all’insegna della difesa dell’ambiente si fonda proprio sulla caratterizzazione che le popolazioni danno al territorio in cui abitano, è per questo che il semplice bene paesistico viene ridefinito come paesaggistico, quindi arricchire con azioni compatibili il nostro spazio contribuisce al valore aggiunto che trasforma il luogo in bene da salvaguardare. Purtroppo non è sempre così , anche se è diffuso tra le persone il sentimento del rispetto per le risorse naturali, rappresentate dalla vegetazione e dagli assetti naturali che disegnano i nostri orizzonti, accade che qualcuno perda di vista il buon senso e si adoperi con interventi grossolani a deturpare, senza alcun ritegno, i luoghi antropizzati per poterne ridefinire gli utilizzi o per approfittare di norme urbanistiche che ne consentono trasformazioni e ampliamenti. E’ vero, quindi che bisogna riqualificare e rivisitare le funzioni delle costruzioni esistenti, anche perché in passato furono concepite secondo standard ridotti e non più adeguati alle necessarie dimensioni spaziali alle quali oggi bisogna attenersi per ragioni legate al rispetto dei minimi abitativi. Soprattutto in ambito Turistico ed Alberghiero sono richiesti molti servizi in più, rispetto a quanto in passato poteva essere ritenuto soddisfacente, quindi l’offerta deve essere migliorata anche con trasformazioni gravanti sulle attuali organizzazioni dimensionali degli spazi di pertinenza delle strutture ricettive, ma è anche vero che bisogna prediligere soltanto azioni modulate con perizia scrupolosa, rivolta alla salvaguardia ed alla cura degli assetti naturalistici consolidati. Detto questo, bisogna spingersi oltre le solite polemiche legate a ciò che può essere il migliore utilizzo del territorio e puntare alla qualità degli interventi confortati dalle massime consulenze specialistiche in materia urbanistica e ambientale. Pertanto auspichiamo che la Regione Sardegna approvi in tempi brevi la nuova Legge del Piano Casa, così come approvata dagli organi della commissione urbanistica e che questo possa essere un nuovo passo verso un rilancio ed una ripresa del comparto edilizio, turistico, ma anche di riflesso per il mondo dell’agricoltura e della pastorizia in quanto potrebbero essere ripresi in mano tanti progetti di riqualificazione e trasformazione delle aziende che tornerebbero a competere nel sistema agrituristico nazionale. Per quanto riguarda la parte della salvaguardia c’è da dire che più l’uomo sarà presente nel territorio, più questo sarà curato e arricchito dalle attenzioni che lo tutelino dai danni causati da fenomeni naturali calamitosi. Inoltre sarà necessaria una campagna informativa rivolta ad una maggiore attenzione verso il paesaggio che educhi migliorando l’approccio edilizio sul territorio evitando disastri all’ecosistema. E’ un peccato il non far niente col pretesto che non siamo capaci a farlo nel modo migliore”.
Monica Chessa, coordinatrice della Lega di Alghero