CAGLIARI – L’assurdo e inspiegabile “no” alle Olimpiadi da parte del sindaco di Roma Raggi e del movimento 5 Stelle potrebbe far perdere un importante occasione di sviluppo per la Sardegna. E questo è un fatto gravissimo che qualifica come irresponsabili coloro che propongono questa tipologie di scelte dettate dalla mancanza di volontà di assumersi responsabilità e governare per il vero bene comune. Ad intervenire sul tema è l’ex-assessore regionale al Turismo Roberto Frongia. Il leader dei Riformatori Sardi si rivolge direttamente al Presidente della Regione Francesco Pigliaru attraverso una lettera aperta.
Pregiatissimo Presidente della Giunta Regionale,
le Olimpiadi possono rappresentare, oggi, l’occasione storica per fare un passo decisivo verso la rinascita dell’Isola.
Senza voler disputare sulle responsabilità del ritardo strutturale, abbiamo l’opportunità di veder riconosciuti quei diritti negati ai sardi: le pari opportunità, vale a dire il diritto di avere le stesse possibilità che hanno i popoli che vivono sulla piattaforma continentale; il tema è quello dell’insularità, oggetto di statuizioni di diritto internazionale, in specie pattizio, e comunitario, a cui bisogna sommare la Convenzione europea dei diritti dell’uomo, che sancisce all’articolo 14 un divieto generale di discriminazione. Possiamo dare prova di legalità e trasparenza nella gestione degli appalti. Possiamo raggiungere la reale coesione dell’intero territorio nazionale superando i divari strutturali e infrastrutturali. Abbiamo l’opportunità di migliorare quella percentuale del prodotto interno lordo che risulta formato per meno dell’8 per cento dal turismo.
Insomma, abbiamo l’occasione di fare la storia, Le chiedo pertanto di collaborare con i Governatori del Meridione d’Italia che ritengono di non dover perdere questa chance, permettendo alle regione Sardegna, l’Isola più periferica nel Mediterraneo, una effettiva e illimitata continuità territoriale con la parte continentale della Repubblica e con l’Europa.
Nella foto Roberto Frongia
S.I.