ALGHERO – Spesso le vicende politiche nazionali trovano sponda nella riviera catalana d’Italia. Purtroppo capita però che raramente i riflessi riguardino virtuosismi o positività tali da rendere Alghero un esempio. E anche riguardo i 5 Stelle siamo all’interno delle fibrillazioni, per usare un eufemismo, presenti anche nel resto del paese. Del resto è anche normale che una la realtà che raccoglie un notevole consenso e allo stesso tempo ha al suo interno persone di differente estrazione, e dunque vedute, possa registrare delle frizioni. Per un movimento nato sulla rete, è ovvio che tali questioni emergano proprio sui social. Ma, nel centro catalano, a palesare alcuni sviluppi è stata la nascita di un secondo “Meetup” che, in termini politici, potrebbe essere assimilabile ad un circolo. In un posto piccolo come Alghero, uno può anche essere considerato sufficiente. Perciò sono nati dei normali quesiti sulle motivazioni di questa scelta. E, come detto, la rete ha subito offerto alcune risposte legato, in particolare, all’andamento dei rapporti tra lo “storico” Meetup e i “portavoce” ovvero i consiglieri Ferrara e Porcu.
Ai due esponenti è stato imputato di non presenziare troppo i lavori del gruppo e di attuare un’opposizione troppo morbida, ma è stato ricordato che era agosto, c’erano anche le ferie di mezzo e anche chi, invece, proprio nei mesi estivi è più impegnato col proprio lavoro. Insomma nessun ostacolo dei due consiglieri, ma semplici impegni personali. Però non tutti sono stati convinti da tali risposte a tal punto da rivolgere accuse, anche piuttosto pesanti, rispetto ad scialba e leggera opposizione all’amministrazione Bruno e maggioranza. La base, infatti, vorrebbe i 5 Stelle presenti meno intransigenti e fautori di opposizioni più dura tanto da proporre anche una mozione di sfiducia al sindaco visti i risultati totalmente negativi e fallimentari della sua esperienza governativa.
E’ Enza Silanos, supportata da altri militanti, senza alcuna volontà accusatoria, ma solo per fare chiarezza, a tirare in ballo direttamente il consigliere Roberto Ferrara che ribadisce la sua richiesta di ottenere i verbali riguardo i Meetup. “Forse non hai capito che i cittadini vogliono chiarimenti sull’andamento delle votazioni in consiglio, come mai risulta un misero 4% di dissenso con l’attuale amministrazione? Il verbale elettronico lo avrai al prossimo Meetup, ora chiarisci le votazioni che hanno più importanza, preferisci fare un resoconto sull’andamento in pubblica piazza dove spieghi le tue ragioni in presenza di molti cittadini che ci hanno votato? A me interessa sapere il prima possibile e non solo a me”, tuona la grillina algherese.
Uno scambio di accuse su presunte affermazioni di Ferrara rispetto il primo Meetup che sarebbe stato accusato di “non fare nulla”, ma lo stesso consigliere ha chiesto le registrazioni per smentire delle critiche reputate ingiuriose e diffamanti. C’è poi chi getta acqua sul fuoco dicendo che tali questioni non debbano essere discusse in pubblico, ma anche chi, continuamente, ribadisce che ci siano dei problemi insiti nella realtà algherese tanto addirittura da arrivare a dire “scordatevi la seconda elezione”. Insomma anche i 5 Stelle catalani hanno le loro grane. Certamente neanche lontanamente avvicinabili ai problemi, ad esempio, di Roma, ma nel caso della Riviera catalana, a quanto pare, si tratte di un forte pungolo che giunge dalla base riguardo l’atteggiamento da tenere nei confronti dell’amministrazione Bruno definito, da alcuni, troppo light.
Nella foto un banchetto in piazza Civica del Meetup algherese di 5 Stelle
S.I.