ALGHERO – “Il Partito sardo d’Azione di Porto Torres chiede, con urgenza, l’avvio ad un censimento per verificare il patrimonio edilizio pubblico e privato sotto il profilo della presenza di materiali, quali l’eternit, contenenti amianto e, progressivamente, attingere ai contributi regionali per agevolarne la rimozione. Nonostante l’amianto sia vietato da ben 24 anni resta ancora diffusissimo nel nostro territorio e continua, silenziosamente, a creare problemi all’apparato respiratorio di decine di cittadini con, a volte ,conseguenze fatali. L’amianto, il materiale cancerogeno usato in passato per realizzare gli edifici, continua a essere una presenza silenziosa ma allarmante nelle nostra città. Centinaia di mq della fibra cancerogena risultano sparsi sui tetti degli edifici pubblici e privati di Porto Torres. Il suo censimento e il conseguente smaltimento è ancora considerato un problema irrisolto. Come previsto dagli obiettivi del Piano regionale, per il 2020, la Regione Sardegna ha stanziato 2 milioni di euro da ripartire tra gli enti locali, finalizzati alla concessione di contributi ai privati per la rimozione di manufatti contenenti amianto. Alla Provincia di Sassari sono stati trasferiti 551.000 euro, mentre per gli edifici pubblici l’Assessorato Regionale all’Ambiente ha trasferito una nota a comuni e provincie per comunicare le priorità dovendo programmare il trasferimento dei 35 milioni di euro avuti dal governo per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto dagli edifici pubblici. Il Gruppo Consiliare del Partito sardo d’Azione, chiede al Sindaco di Porto Torres, con la mappatura della presenza dell’amianto sui tetti della città il rapporto materiali contenenti amianto in metri quadri per abitante. Questa importante attività può permettere finalmente di fissare il completo monitoraggio della presenza di questo pericoloso materiale su tutto il territorio e, dove necessario, procedere alla sua rimozione e successivo smaltimento”.
Bastianino Spanu
Capo Gruppo Partito Sardo d’Azione Comune di Porto Torres